CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] Cittadini degli Angiolieri cittadino senese, che si sarebbe dovuta pubblicare a Venezia: il testo non vedrà mai la luce susseguenti. La prima lingua risale al periodo in cui non c'era scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli ...
Leggi Tutto
Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] prototipico: gli interlocutori condividono il tempo e lo spazio di scrittura (qui inteso come canale, oltre che come luogo in in altri contesti. In altre forme di comunicazione quali la pubblicità, il fumetto, la lingua cantata o quella di Internet, ...
Leggi Tutto
Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] dal conio d’occasione (ristretto all’oralità o alla scrittura individuale) a una certa accettazione sociale, e ancor più o di un nuovo sistema elettorale possono divenire di dominio pubblico, e ricevere la sanzione dell’accoglienza su un dizionario, ...
Leggi Tutto
Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] pochi studi, sembra di poter dire che la scrittura dannunziana ha offerto un modello per molti letterati novecenteschi con le Faville del maglio, serie di brevi testi di vario argomento, pubblicati per lo più tra il 1911 e il 1914 sul «Corriere della ...
Leggi Tutto
Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] altre (come comunicazione di interesse generale, Arena 1995; comunicazione pubblica e istituzionale, Piemontese 1999; comunicazione istituzionale, Zuanelli 2000; scrittura istituzionale, Cortelazzo & Pellegrino 2003).
Se il termine burocratese ...
Leggi Tutto
Le parole crociate (o parole incrociate o cruciverba, nome maschile invariabile) sono il gioco enigmistico che prevede una griglia di caselle bianche e nere, in parte numerate, a cui si riferisce un elenco [...] solutore e anzi al lettore generico: dopo la pubblicazione dei primissimi esempi (negli Stati Uniti come in sémiotiques, Paris, Seuil, 1970, pp. 285-306; trad. it. La scrittura cruciverbista, in Del senso, Milano, Bompiani, 1974, pp. 299-320). ...
Leggi Tutto
Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] Appunti linguistici e formali sulle novelle, in Tozzi: La scrittura crudele. Atti del Convegno internazionale (Siena, 24-26 , Elena (2007), Le pari opportunità nella comunicazione pubblica e istituzionale, in Donne, politica e istituzioni. Il ...
Leggi Tutto
L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] si elaborarono i nuovi strumenti finanziari, tutti legati alla scrittura e alla pratica del volgare (in particolare del fiorentino infatti, sempre più frequentemente gli studiosi di economia pubblicano le loro ricerche in lingue diverse dall’italiano ...
Leggi Tutto
Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] e accettati. Di norma, infatti, è l’autorità pubblica che dispone o concede la collocazione di una lapide e Claudio (a cura di) (1997), “Visibile parlare”. Le scritture esposte nei volgari italiani dal Medioevo al Rinascimento, Napoli, ESI.
...
Leggi Tutto
L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] altri dialetti. Meglio rappresentata nel parlato che nella scrittura, la varietà regionale comincia a essere identificata tra Novecento: nel tardo Ottocento (1889) G. Mussini ne pubblica una descrizione allo scopo «di servire ai giovani studiosi ...
Leggi Tutto
scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...