I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] più frequentemente occasione di usare la scrittura, e la lingua della scrittura, nella cultura giuridica e nell’ compito furono persino allestiti strumenti nuovi: nel 1580 fu pubblicata, per es., la traduzione italiana della Summa rolandina, ...
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Alessandro Manzoni ha esercitato, soprattutto con I promessi sposi, un influsso evidente sulla lingua italiana, letteraria e non letteraria. Questo influsso trova le sue ragioni prima di tutto nella sinergia [...] alla perfetta realizzazione linguistica e stilistica della scrittura narrativa e alla coesione il più possibile Editrice, pp. 237-251.
Atzori, Enrica (2009), La comunicazione pubblica del Comune di Milano. Analisi linguistica (1859-1890), Milano, ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] sbilanciati verso il polo dell’oralità, i primi verso quello della scrittura.
L’italiano televisivo, nei primi vent’anni circa di trasmissioni ( (il modello fu sancito proprio dalla RAI con la pubblicazione, nel 1969, del DOP), sia nel lessico, che ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] «fede», o termini come cicles «gomma da masticare», toretto «fontana pubblica torinese, a forma di testa di toro», vestimenta «completo (abito manifestarsi in forme regionali, particolarmente nella scrittura popolare e con differenze sociali destinate ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] superiori a trattenerlo come docente di umanità. Facilità e politezza di scrittura in prosa e in versi, in italiano e in latino, lasciò la scuola privata di Venezia per assumere la carica pubblica di revisore dei libri "quanto a cose di religione" e ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] secolo.
A oggi suo campo d’applicazione privilegiato è la pubblicità (➔ pubblicità e lingua): quando sposa la musica si fa jingle e (Desideri 1998; ➔ graffiti); cede in parte alla scrittura la sua valenza ritmica ma conserva il reimpiego dei calchi ...
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Per rivolgersi alle persone per chiamarle, o per richiamare la loro attenzione nella conversazione, o per prendere il turno dopo che loro lo hanno tenuto, le lingue usano varie modalità: nomi ➔ appellativi, [...] cfr. Pietrini 2008) e talvolta quella tra presentatore e pubblico televisivo (si pensi alla trasmissione Mi manda Lubrano di fiction televisive (Alinei 2002) e in alcuni particolari ambiti di scrittura (ad es., nel fumetto Diabolik, in un dialogo tra ...
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ANGIOLINI, Francesco
Egidio Papa
Nacque a Piacenza il 19 maggio 1750 (1730 scrivono erroneamente vari autori, probabilmente per un iniziale errore tipografico) da un'antica famiglia di origine eugubina [...] , Edipo e Antigone, e il Ciclope, dramma satirico di Euripide, pubblicati a Roma nel 1782 insieme con un saggio di sue poesie in si dette principalmente all'insegnamento della Sacra Scrittura, della filosofia, della matematica e soprattutto della ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] ), sia della quantità di prodotti scritti. Un aumento di scritte esposte alla pubblica lettura si ebbe con l’istituzione della democrazia ateniese. A Roma un più ampio uso della scrittura rispetto all’epoca arcaica si deve ammettere già tra il 5° e ...
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Spesso assai dissimili nell’aspetto grafico dalle minuscole (come per ‹a/A›; ‹b/B›; ‹g/G›; ‹r/R›, ecc.), le lettere maiuscole (➔ maiuscola) possono essere impiegate per mettere in evidenza una singola [...] così come degli eletti e dei nominati alla Funzione Pubblica (Presidente, Onorevole, Ministro, Consigliere, ecc.) e è in regresso, soprattutto per via del crescente abbandono della scrittura a mano a favore di quella via computer (dove la maiuscola ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...