DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] senso che si dà oggi a questa parola. Si potrebbe definire una scrittura di sogni. Per mezzo di fughe quasi infinite d'archi e di acquistare quadri del D. tra quelli esposti alla II Biennale romana. Quando alla fine del 1924 uscì il primo numero de ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] chiesa viene allegorizzato sulla base della Sacra Scrittura, con sviluppi artificiosi (Hermann, 1957). del S. Giovanni in Borgo di Pavia e il problema delle coperture nell'architettura romanica lombarda, Arte lombarda 14, 1969, 1, pp. 21-24; 2, pp. ...
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PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ¿il Palestrina'
Rodobaldo Tibaldi
PIERLUIGI da Palestrina, Giovanni, detto anche ‘il Palestrina’. – Figlio primogenito di Sante Pierluigi e Palma Veccia, [...] curato da Igino e dedicato allo stesso pontefice. Fallita l’iniziativa romana, Igino si rivolse a editori veneziani, che nel giro di soli nonché l’importanza che ha progressivamente assunto la scrittura verticale, a blocchi armonici, manifesta nella ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] in larga parte il plot del melodramma, reinventò la scrittura musicale con contaminazioni che vanno dal pop al rhythm & ’autore (come si dirà egualmente d’una scuola genovese o d’una romana o, ancora, di una milanese): ma di certo Lucio contribuì a ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] dei Fasci siciliani e dello scandalo della Banca romana, il romanzo è un vasto affresco corale, «Káos», Roma 1989; F. Angelini, Serafino e la tigre. Pirandello tra scrittura teatro e cinema, Venezia 1990; La musa inquietante di Pirandello: il cinema, ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] innamorato. In tutte e due le lettere ricorda poi i comuni amici romani, tra i quali Pomponio Leto, cui ha già scritto senza ottenere rammenta che il C. collazionò un codice in scrittura beneventana di Marziale della biblioteca pubblica dei Medici ( ...
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ELLERO, Pietro
Cristina Vano
Nacque a Cordenons (presso Pordenone), nel Lombardo-Veneto austriaco, l'8 ott. 1833 da Sebastiano e da Anna Poletti. La famiglia, friulana e cattolica, le cui origini secentesche [...] una veste barbarica, rappezzata con qualche brandello di toga romana" (Note critiche al primo libro del codice penale di dissuasione (Serafini all'E., da Bologna, 13 apr. 1869, e scrittura privata, datata Bologna, 15 apr. 1869: Arch. Ellero, IX, VII ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La drammaturgia comica del XVI secolo è il risultato di un costante confronto tra [...] pura manipolazione formale: ripiegandosi su se stessa la scrittura teatrale di Aretino si scioglie nel gioco della recitano in due compagnie rivali, riscuotendo grande successo, la romana Flaminia e la veneziana Lucrezia. Il successo dei comici ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] di Rieti e di Amatrice fino a Tivoli e ai Castelli Romani (Frascati con i Castelli ‘tuscolani’, Genzano e Lanuvio la la verità, come spesso accade, sta nel mezzo).
I tipi di scrittura non letteraria più diffusi oggi in una vasta area intorno a Roma ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] azione negativa svolta dalla diffusione di forme di scrittura digitale. Al contrario, osservò sempre non solo
Idee per il Governo. La Scuola, Roma-Bari 1995.
La scuola linguistica romana, in Le grandi scuole della Facoltà, Roma 1996, pp. 173-187 ( ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...