Popoli e culture dell'Italia preromana. I Campani
Luca Cerchiai
I campani
La costituzione del popolo dei Campani rappresenta un evento storicamente determinato datato nel 438 a.C. da Diodoro Siculo [...] XII, 76, 4; Strab., V, 4, 4) che la tradizione storica romana, confluita soprattutto in Livio, tende invece a riferire ai Sanniti. La contrapposizione significativamente documentato dalla diffusione della scrittura etrusca. Ugualmente rilevanti sono ...
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L'Italia preromana. I siti etruschi: Bologna
Giovanna Bermond Montanari
Bologna
Città (etr. felzna; lat. Felsina, Bononia) sorta nella pianura delimitata dai fiumi Reno e Savena. Ebbe un notevole sviluppo [...] avvenne la formazione di Felsina: la diffusione della scrittura e dello stile orientalizzante; l’identificazione di un’area templare, tuttora in corso di studio. La rete stradale romana all’interno della città formava un reticolo di cardini e di ...
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THIASOS (ϑίασος, thiăsua)
P. E. Arias
La parola è usata da Nonno (Dionys., xiv, 105 ss.) in senso mitico per indicare colui che guidò il corteo di satiri che accompagnarono la spedizione di Dioniso in [...] , da quelli ostiensi a quelli tunisini o romani, conferma che questo genere di rappresentazioni doveva bibl. Sull'archetipo pittorico del th.: G. A. Mansuelli, Ricerche sulla scrittura ellenistica, Bologna 1950, pp. 67 ss. Th. marino scopadeo: P. E ...
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L'Italia preromana. I siti venetici: Este
Giovanni Leonardi
Este
Città in provincia di Padova, nella zona meridionale dei Colli Euganei. Nel 1882, la presentazione in Notizie degli Scavi delle prime [...] nascita dei luoghi di culto, l’introduzione della scrittura, il cui insegnamento è documentato nel santuario principale di di ceramica greca e di precoci manufatti celtici. La presenza romana, attestata già dalla prima metà del II sec. a.C ...
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WICKHOFF, Franz
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte, nato a Steyr, Austria Superiore, nel 1853, morto a Venezia nel 1909 (tomba nel Cimitero di S. Michele in Isola).
Allievo dello storico dell'arte [...] codice; illustrazione). Il v. Hartel studiò la storia del manoscritto, la scrittura e il testo giungendo a datarlo al V sec.; il W. ne del Riegl, anche se la sua ricostruzione dell'arte romana oggi appare largamente errata, e se la sua datazione ...
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MEGALOGRAFIA (megalographia)
R. Bianchi Bandinelli
Il termine m. si trova usato in un passo, che si riferisce alla pittura, in Vitruvio (vii, 5, 2). In un altro passo (vii, 4, 4) i codici hanno concordemente [...] il Ferri propone di restituire. Mentre melographia (μελογραϕία = scrittura musicale) è termine documentato anche epigraficamente, in. non nella sintassi della decorazione parietale di età romana: dove la parte ornamentale appartiene allo sviluppo ...
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FILOCALUS, Furius Dionysis (Furius Dionysius Filocalus)
T. N. Gray
Calligrafo, probabilmente anche pittore e uomo di lettere; fu attivo a Roma da prima del 354 sino al 380 d. C.
F. è il pseudonimo di [...] capitale quadrata. Difatti, gli esempî che restano di questa scrittura sono contemporanei di F., ed hanno molti aspetti in le personalità più altamente creatrici in quella coltissima società romana del tardo IV sec. che conservava gli insegnamenti e ...
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ESTE (᾿Ατεστε, Ateste)
B. Forlati Tamaro
Il nome di E. è collegato con quello del fiume Atesis, che, sino al 589 d. C., cioè alla celebre rotta della Cucca, lambiva la città. E. fu il principale centro [...] dal V-IV sec. a. C. in poi, la scrittura con alfabeto nord-etrusco a caratteri di derivazione greca, ma i C.
Bibl.: Per quanto riguarda i Veneti, v. la voce atestina, civiltà; per la città romana: C. I. L., V, p. 240; C. Hülsen, in Pauly-Wissowa, II, ...
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SOPHOKLES (Σοϕοκλῆς)
M. Zuffa
Scultore greco, probabilmente dell'Elide, attivo verso il 300 a. C., il cui nome ci è conservato su tre basi di Olimpia: una per statua incerta perché manomessa in un reimpiego [...] d'età romana e due destinate a reggere statue di cavalieri, i cui cavalli si impennavano.
Il materiale usato impennati convengono a ritratti di personaggi dell'età dei diadochi. La scrittura e il tipo delle basi ci riconducono alla fine del IV sec ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
14°. - Scultore ateniese del I-II sec. d. C., figlio di Potamon.
Noto per aver firmato una base in marmo rinvenuta a Kosanos (Macedonia), che doveva reggere alcune statue [...] commissionategli da un Amyntos, figlio di Amyntos. L'artista ateniese, pur essendo sicuramente di epoca romana, imita la scrittura e l'ortografia attica del V sec. a. C.
Bibl.: Suppl. Ep. Gr., I, 1923, n. 269. ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...