MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] letteratura, Malerba proseguì anche il suo impegno nella scrittura per il cinema e proprio in quel periodo il premio Chiara alla carriera e pubblicò il suo ultimo romanzo, Fantasmi romani (Milano), che, per certi versi, poté esser letto come un ...
Leggi Tutto
CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] di rispondere al bisogno. Sarebbe quindi opportuno che alla scrittura posata e grave del p. Pellico... succedesse l' 147; C. Piccirillo, Le "idee nuove" del p. C. sulla questione romana, ibid., pp. 606-657; G. De Rosa, Storia del movimento cattolico ...
Leggi Tutto
CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] questi anni apprestata e pubblicata, del quinto volume della Storia romana, ma era, altresì, un uomo aperto ai problemi del del Tribunale speciale, come Ernesto Rossi, vergò le sue ultime scritture, per es. il Profilo di Augusto (Torino 1938), dove ...
Leggi Tutto
DELEDDA, Grazia
Angelo Pellegrino
Nacque il 27 sett. 1871 a Nuoro, tra le periferie culturali più remote d'Italia, da Giovanni Antonio e da Francesca Cambosu. Pur formatasi in seno a una famiglia discretamente [...] fuga, il luogo del sogno è Roma. Proprio a una rivista romana la D. inviò la sua prima novella, cui seguirono generosi Il vecchio della montagna (1900), pur rivelando che la sua scrittura si va facendo più ricca e articolata, e le trame meno ...
Leggi Tutto
DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] certo tipo di pratica letteraria e di scrittura, tesa a contrastare ogni dimensione realistica 97; G. Palaja, R. D., Reggio Calabria 1932; N. Quilici, Fine di secolo. Banca romana, Milano 1935, pp. 199-252 e passim; A. De Raco, R. D., Reggio Calabria ...
Leggi Tutto
CEDERNA, Antonio
Maria Pia Guermandi
La famiglia
Nacque a Milano il 27 ottobre 1921 da Giulio, imprenditore tessile, e da Ersilia Gabba, ultimo figlio dopo le sorelle Maria Sofia, Rachele, Camilla [...] sulle figurazioni agresti e pastorali («Rustica res. Sui rilievi romani fra il terzo e quarto secolo»).
Trasferitosi a Roma a dar voce a uno sdegno in cui l’icasticità della scrittura si poneva al servizio della passione che animava i contenuti. ...
Leggi Tutto
GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] con la quale, dopo la consacrazione del 29 luglio nella chiesa romana di S. Marco, dichiara i propri intenti - "coltivare gennaio del 1664, a Roma chiamato dal papa a esaminare "scritture" e a soppesare, previa audizione dei "contraddittori", cause, ...
Leggi Tutto
FILETICO (Filettico), Martino
Concetta Bianca
Nacque a Filettino (od. prov. di Frosinone) da Antonio e Anna intorno al 1430. Con gli anni dovette trasferirsi a Ferentino e ivi eleggere la propria dimora: [...] 33; Materiali e ipotesi per la stampa a Roma, in Scrittura, biblioteche e stampa a Roma nel Quattrocento. Aspetti e problemi 68; M. G. Blasio, Lo "Studium Urbis" e la produzione romana a stampa: i corsi di retorica, latino e greco, in Un pontificato ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] Salutati, ai buoni uffici di Francesco Bruni presso la Curia romana.
Il C. morì a Roma, dopo breve malattia, il n. 26, 408 n. 31; II, pp. 146, 222; B. Pagnin, Della scrittura padovana nel periodo umanistico, in Arch. veneto, s. 5, XV (1934), p. 176;N ...
Leggi Tutto
GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] riforma della scrittura, che portò all'affermazione della chiara minuscola come scrittura tipica dei , con un seguito di alcuni cardinali preti e diaconi e di nobili romani, partì per nave verso Pisa, dove fu accolto molto amichevolmente. Il ...
Leggi Tutto
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...