lìngue mòrte Lingue che o non sono più usate da nessun parlante (come, per es., il gotico), o, pur essendo adoperate da persone che se ne appropriano attraverso lo studio (come il latino), non sono parlate [...] parlare latino come lingua materna per effetto della conquista romana; morirono quindi il gallico e le altre lingue celtiche della lingua persiana (per la quale venne adottata una scrittura a base araba) venne sentita come diversa dal medio-persiano ...
Leggi Tutto
Ventesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Ha la stessa origine remota di v, w, y, da un’unica lettera dell’alfabeto fenicio; e con v ha una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] suggerimento di L.B. Alberti, distinse per primo nella scrittura italiana u vocale o semiconsonante da v consonante; la all’italiano; la u aperta invece, già prima della fine dell’unità romana, si confuse con la o chiusa in ogni posizione, tonica (ō ...
Leggi Tutto
Diritto
Ciascuna delle annotazioni interlineari o marginali che accompagnano i testi giuridici medievali. Con valore collettivo, la raccolta delle annotazioni di un glossatore a un testo, con eventuale [...] alessandrina. Durante l’età tardo-repubblicana e imperiale romana non mancarono i glossatori, fra i quali troviamo minuscola carolina, piccola, alta e sottile, che è detta appunto scrittura della g. o, in tedesco, Glossenschrift. Essa fu in seguito ...
Leggi Tutto
Nell’uso moderno, attestato solenne di un’accademia, dell’autorità sovrana o di altro organo, con cui si accorda un privilegio, un titolo (d. di nobiltà, di onorificenza, di benemerenza ecc.), o documento [...] è fissata in relazione ai corsi seguiti).
Nell’antichità romana, erano indicati come d. certi documenti pubblici scritti dei re d’Italia.
La minuscola diplomatica è la scrittura adoperata dalle maggiori cancellerie europee (imperiali, regie e ...
Leggi Tutto
Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] del 3° e 4° sec. e la corsiva nuova, presto estesa nell’uso agli uffici dell’amministrazione romana, sono all’origine di quasi tutti i tipi di scrittura latina adoperati in Europa nella tarda antichità e nell’Alto Medioevo.
La m. assume con l’inizio ...
Leggi Tutto
Ufficio addetto alla redazione e al rilascio di documenti sovrani. È un’istituzione risalente alle grandi monarchie orientali (Egizi, Ittiti, Babilonesi ecc.), che continua nei regni ellenistici. La c. [...] da particolari tendenze ornamentali, da forme artificiose e complicate. Significative furono la scrittura cancelleresca adoperata nella c. imperiale romana (litterae caelestes), quella della c. dei re Merovingi, detta merovingica, e due ...
Leggi Tutto
Nell’uso comune moderno, si dice della scrittura di singole lettere dell’alfabeto che per maggior altezza e per forma particolare si distinguono dalle comuni.
In paleografia la m. rappresenta la forma [...] usata di regola per il testo di interi manoscritti. In greco l’unica scrittura m. è la cosiddetta onciale; in latino se ne hanno invece diversi tipi: capitale romana, lapidaria, libraria e corsiva. Dalla m. è derivata la minuscola (➔ minuscolo). Nei ...
Leggi Tutto
Nella tradizione paleografica moderna, in campo greco genericamente la scrittura maiuscola libraria, in campo latino una particolare scrittura libraria di forme rotondeggianti, usata fra 4° e 9° secolo.
Nell’ambito [...] termine o. ogni tipo di scrittura maiuscola con forme più o meno rotonde adoperata in campo librario dal 1° sec. d.C. fin oltre il 10° secolo. Si distinguono all’interno di questa vasta categoria un’o. romana dal tratteggio sottile e dagli eleganti ...
Leggi Tutto
Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] di Milano, mentre le varietà fiorentina e romana avrebbero tratti fortemente provinciali (ma l'inchiesta risente del registro orale ma sempre più invasiva anche nel dominio della scrittura: "italiano dell'uso medio" (Sabatini 1985), "neostandard" ...
Leggi Tutto
Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] scritta stessa. Fino all'invenzione delle macchine parlanti, la scrittura è stata il solo mezzo per perpetuare le forme accostato a quello delle lettere nel sistema di cifrazione romana (preso nella sua forma primitiva, che non comportava ...
Leggi Tutto
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...