GUAIMARIO
Andrea Bedina
Princeps di Salerno, quarto di questo nome (o quinto secondo alcuni lineamenti genealogici, cfr. Taviani Carozzi, 1991, pp. 366, 369), nacque probabilmente verso il 1013 dal [...] Tuscolo ed i principi di Salerno, in Arch. della Soc. romana di storia patria, XXVIII (1905), pp. 5-21; M La documentazione vescovile salernitana: aspetti e problemi, in Scrittura e produzione documentaria nel Mezzogiorno longobardo. Atti del Convegno ...
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PETACCI, Clara
Dianella Gagliani
PETACCI, Clara (Claretta). – Secondogenita di tre figli (Marcello era nato nel 1910, Miriam la seguì nel 1923), nacque a Roma il 28 febbraio 1912 da Francesco Saverio, [...] nascosta. Strettamente sorvegliato, a differenza dalla situazione romana degli anni 1936-43, Mussolini non poteva segreto..., cit., p. 20).
Quali erano le finalità di quella scrittura fluviale (a volte dieci, quindici, venti e più pagine al giorno ...
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La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] il prodotto di varie componenti – la società municipale romana, la società cristiana fondata sulla Chiesa, la società i millenni che hanno preceduto la nascita di società dotate di scrittura, che fossero in grado di conservare il ricordo delle proprie ...
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COEN, Achille
Piero Treves
Nato da Giuseppe e da Eva Bonaventura in Pisa il 5 gennaio del 1844, fu allievo a Livorno probabilmente dell'istituto privato che il padre vi dirigeva, e tornò in seguito [...] 'una "storia italica", a sostituzione od integrazione esegetica, così, dell'accademica e confessionale o "imperiale" storia romana.
Fra l'una e l'altra scrittura si registra il debutto "antichistico" del C., con l'edizione commentata (per i tipi dell ...
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LAMA, Bernardo Andrea
Andrea Merlotti
Nacque probabilmente a Napoli, intorno al 1685. Le notizie sulla famiglia e sui suoi primi anni sono pressoché nulle. C. Denina lo dice calabrese, ma il L. nelle [...] che aveva riprodotto a Torino stimoli e speranze della cultura romana scientificamente più avanzata, il L. fu oggetto di attacchi appieno alle esigenze politiche che ne avevano sollecitato la scrittura. Il L., tra l'altro, non aveva esplicitamente ...
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GISULFO (Gisolfo, Gisulfus, Gisulphus)
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, primo di questo nome, nacque da Guaimario (II) e da Gaitelgrima verso il maggio del 930, mentre il padre era impegnato, al [...] che forse non escludeva un appoggio alla politica romana di riacquisizione territoriale ai danni dei Bizantini, per Principato longobardo di Salerno (secc. IX-XI), in Scrittura e produzione documentaria nel Mezzogiorno longobardo. Atti del Convegno ...
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PANCIATICHI, Bartolomeo
Giorgio Caravale
PANCIATICHI, Bartolomeo. – Nacque in Francia nel 1507 da una relazione extramatrimoniale del padre, Bartolomeo, legittimata il 29 marzo 1531 dal vescovo Alessandro [...] e nobili di ricchezze»), i quali «sprezzavano l’ordine della santa romana Chiesa e ogni rito santo e solo dicevano basta credere a Dio, aveva abbandonato il gusto per la lettura della Sacra Scrittura. Il 20 marzo 1576 dedicò alla duchessa Eleonora ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] avevano molto poco o persino nulla) e la nascita della scrittura. L’onda lunga di questi avvenimenti, che hanno impresso il va ricordato che unità di peso usate per gran parte dell’antichità, anche romana, come la mina (pari a 0,50 kg) e il siclo (1/ ...
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ZEFIRINO, santo
Emanuela Prinzivalli
In base alle date consolari indicate nella cronologia del Catalogo Liberiano l'episcopato di Z., che secondo il Liber pontificalis era romano di nascita, successore [...] vescovo Callisto, e da Eusebio. Ai fini dell'assestamento della Chiesa romana l'episcopato di Z. fu, in ragione della sua stessa durata sotto Z. il dibattito sul montanismo e quello sulle Scritture, in parte connesso al primo in quanto i montanisti ...
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CONTRI, Valentino
Carlo Capra
Nacque il 5 febbr. 1736 a Castello (comune di Pavullo nel Frignano, prov. di Modena) da una "delle più illustri e delle più rinomate famiglie della montagna modenese" (Santi), [...] pubblicamente il proprio attaccamento "alla religione cristiana cattolica romana" e la propria sottomissione "alla Chiesa, ed (1796-99);e M. Cerruti, Luoghi dell'utopia nella scrittura del triennio, entrambi in Reggio e i territori estensi dall' ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...