steganografia
steganografia (dal greco steganós, «coperto», e graphía, «scrittura») tecnica, spesso inclusa nella → crittografia, che ha per obiettivo quello di nascondere un messaggio in modo che non [...] possa essere letto da nessun altro all’infuori del destinatario. Al contrario delle tecniche propriamente crittografiche, la steganografia non si basa sulla trasformazione del testo, ma sull’occultamento ...
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differenza
differenza risultato dell’operazione di → sottrazione. Nella scrittura 3 − 5 = −2, è il numero −2, ossia il numero che sommato al minore dei due (sottraendo) dà il maggiore (minuendo). Si [...] definisce differenza di due insiemi A e B, indicata con AB oppure con A − B, l’insieme costituito da tutti gli elementi di A che non appartengono a B; in particolare se B è contenuto in A, la differenza ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] , infatti, specchio dell’idea che gli scriventi colti hanno e vogliono dare di quella lingua. Se, da un lato, la scrittura ha una funzione pratica per la quale il sistema dovrebbe essere il più efficiente possibile (cioè il più economico possibile ...
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tifinagh Nome («i caratteri», probabilmente «le [lettere] fenicie») della scrittura dei Tuareg (➔), verosimilmente elaborata sotto l’influsso dell’alfabeto fenicio, e forse anche della scrittura sudarabica. [...] È imparentata con quella delle cosiddette iscrizioni libico-berbere (a partire dal 2° sec. a.C.) e con quella delle iscrizioni sahariane, di datazione incerta ma certamente più recenti. Attualmente l’alfabeto ...
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Antichissimo è l'uso delle scritture segrete. Erodoto (VII, 139) narra che Demarato riuscì a informare i Lacedemoni del progetto di Serse d'invadere la Grecia facendo pervenire loro un messaggio inciso [...] l'uso di segni che non possano essere adoperati nella corrispondenza telegrafica. Sono pertanto usati quasi esclusivamente i segni della normale scrittura, e per lo più si usano o sole cifre arabe o sole lettere e si formano gruppi di un numero fisso ...
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Teologo (Ferrara 1490 - ivi 1563). Carmelitano, insegnante di Sacra Scrittura e teologia a Bologna e Ferrara, combatté il luteranesimo nelle Disputationes adversus lutheranos, in 15 trattati (1538). È [...] autore anche di altre opere e opuscoli ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] , la situazione è meno favorevole nel caso del sistema E, usato forse per i metalli preziosi. Fin dai primissimi stadi di scrittura esso è attestato sempre da solo, su un piccolo numero di tavolette del livello Uruk IV che di solito portano il segno ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] di piccole dimensioni (art. 2214 c.c.), è fatto obbligo di tenere e conservare per almeno 10 anni un minimo di scritture contabili relative alla gestione d’impresa, come pure gli originali delle lettere, telegrammi e fatture ricevute e le copie di ...
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PASIGRAFIA e PASILALIA (dal gr. πᾶσι "per tutti" γραϕή "scrittura" e λαλία "parlare")
Stefano La Colla
Il termine di pasigrafia fu creato nel 1797 da Joseph de Maimieux (1753-1820) come quello di pasilalia [...] nova, Roma 1663), da J. de Maimieux (Pasigraphie, Parigi 1797), G. F. Grotefend, il decifratore della scrittura cuneiforme (Commentatio de pasigraphia, Gottinga 1799), il glottologo J. S. Vater (Pasigraphie und Antipasigraphie, Weissenfels 1799 ...
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Teologo giansenista (Parigi 1665 - ivi 1747). Professore di Sacra Scrittura alla Sorbona dal 1701, fu uno dei firmatarî del famoso Cas de conscience e tra i più strenui oppositori della bolla Unigenitus. [...] Costretto più volte all'esilio, scrisse moltissimo in favore del giansenismo, di cui fu forse il più grande difensore nel sec. 18º. Tra le sue opere: Histoire du "Cas de conscience" (8 voll., 1705-1711); ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.