Segno grafico ( ̀) che nella scrittura corrente dell’italiano si pone sull’ultima vocale di parole tronche e sui monosillabi che richiedono distinzioni di significato (per es. città) oppure sulle vocali [...] e, o toniche per indicare il timbro aperto (per es. liève; ➔ accento).
Nel greco, rappresenta l’attenuazione dell’accento acuto nelle parole ossitone che non siano seguite da interpunzione o da enclitica ...
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videoscrittura Scrittura attuata con una tastiera, un video, un calcolatore e una stampante, per cui il testo che si scrive viene visualizzato sul video, corretto, impaginato in modo opportuno, memorizzato [...] e quindi inviato alla stampante. Sistema di v. Il complesso di apparecchi e programmi di elaborazione necessari per la v.: generalmente un elaboratore dotato di schermo, di una stampante e di una serie ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] per ragioni etimologiche.
Secondo la terminologia dei grammatici greco-latini, consonanti m. sono le esplosive. Il termine si trova anche esteso a comprendere quelle consonanti (esplosive, affricate, fricative) ...
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Genere di scrittura tipicamente antropologico che si afferma a partire dagli anni 1920, anche se esistono significativi precedenti. La m. prende forma nel momento in cui l’etnografia o ricerca di campo [...] si impone come il metodo antropologico per eccellenza. Antropologi come B. Malinowski (Argonauts of the West;ern Pacific, 1922), A.R. Radcliffe-Brown (The Andaman Islanders, 1922), R. Firth (We the Tikopia, ...
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esponente
esponente in una scrittura del tipo ab, che indica l’operazione di elevazione a potenza, con base a, l’esponente è l’apice b. Per esempio, nella scrittura 23 l’esponente è 3, mentre nella scrittura [...] l’esponente n è uguale a 0, qualunque sia il numero a ≠ 0 si ha per definizione a0 = 1, mentre invece la scrittura 00 non ha significato. Più in generale, l’esponente può essere un numero intero, razionale, reale o complesso, come anche una lettera ...
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La nozione di a. consiste specificamente nella distribuzione della capacità di scrivere e di leggere nelle diverse età e società dalle origini della scrittura sino ai giorni nostri; in quanto tale essa [...] ; v. miceneo: Linguistica, App. IV, ii, p. 472) nel secondo millenio a.C. rimasero sempre legati alla funzione di mere scritture inventariali.
La invenzione dell'alfabeto da parte dei Fenici e la sua adozione, con l'inserimento delle vocali, da parte ...
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Scrittura documentaria dell’Alto Medioevo di alcune città italiane di diritto romano-bizantino. La c. romana, formatasi nel 7° sec. sotto l’influenza della scrittura cancelleresca greca e caratterizzata [...] da forme rotonde e aste prolungate, fu adoperata nella cancelleria pontificia fino al 9° sec.; quindi, estesa nell’uso anche ai rogatari romani di atti privati, semplificò le sue forme e sopravvisse così ...
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Scrittura sacra del lamaismo, letteralmente «il Verbo tradotto». Contiene soprattutto le traduzioni delle scritture sacre del buddhismo indiano e forma il canone del lamaismo tibetano. ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.