Scrittrice statunitense (New York 1929 - Naples, Florida, 2020). Assistente di volo, dopo la morte del marito (1964) si è dedicata allo studio, conseguendo la laurea in Filosofia presso la Fordham University, [...] e successivamente alla scrittura. Dopo aver pubblicato nel 1969 il romanzo biografico su G. Washington Aspire to the Heavens (riedito nel 2000 sotto il titolo Mount Vernon love story), ha esordito con Where are the children? (1975) nella letteratura ...
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Attore e regista teatrale italiano (n. Verbania 1950). Rivelatosi nell'ambito del teatro-ragazzi (Orphy 2013, 1983; Oz, 1986), ha sviluppato una personale ricerca sull'arte del raccontare e sul rapporto [...] tra oralità e scrittura, realizzando come attore-narratore Storie (1988), Kohlaas (1989), Frollo (1993), Tracce (1996, spettacolo-conferenza da E. Bloch). Negli anni Novanta ha alternato spettacoli d'impianto epico-corale (Corvi di luna, 1989; ...
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Poeta venezolano (n. Altagracia de Orituco, Guárico, 1922 - m. 2003). Visse in Cile, dove fu in contatto con il gruppo surrealista Mandragora, in Colombia e in Francia. La sua opera, spesso segnata dal [...] ricorso alla scrittura automatica, s'incentrò sui temi dell'alienazione e dello sradicamento; le sue raccolte (Elena y los elementos, 1951; Filiación oscura, 1966; Lo huidizo y lo permanente, 1969; Rasgos comunes, 1975) sono state riunite in Poesía ( ...
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Ecclesiastico ed erudito ungherese (Csernáton 1712 - ivi 1769). Pastore della Chiesa riformata, pubblicò un lessico biblico che ebbe molta fortuna in Ungheria (Szent Irás' értelmére vezérlő magyar Leksikon [...] "Dizionario ungherese guida all'intelligenza della Sacra Scrittura", 1746), una Historia Unitariorum in Transylvania (post., 1776) e una Historia Ungarorum ecclesiastica (3 voll., post. 1888-90); inoltre opere di diritto, di storia politica e sotto ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] delle Collationes del monaco Cassiano (ca. 360-435), riconobbe in G. l'esempio paradigmatico dei quattro sensi dell'interpretazione della Scrittura: in senso storico G. è la città giudaica e il popolo d'Israele; in senso allegorico è la Chiesa; in ...
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BONANDO
Augusto Vasina
Secondo nella serie dei notai omonimi di Bologna (il primo figura attivo fin verso la fine del sec. XI), nacque presumibilmente in questa città nel tardo secolo XI.
I pochi dati [...] lo studio del "tabellius" bolognese Pietro (I), dal quale ereditò le rogazioni non svolte in mundum e un tipo di scrittura piuttosto stilizzata a caratteri diritti e allungati.
Forse B. cominciò a esercitare il notariato agli inizi del sec. XII: la ...
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silvanite Minerale (detto anche gold-schmidtite), di colore bianco argenteo tendente al giallo con lucentezza metallica; è tellururo di argento e oro (Ag, Au)Te2, monoclino. I cristalli, per lo più in [...] gruppi dendritici, simulano una scrittura, onde il minerale è chiamato anche tellurio grafico o oro grafico. ...
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Cabarettista e scrittore svizzero (n. Biel, Berna, 1943). Trasferitosi a Zurigo, al centro della fiorente società svizzera, tratta i temi che la stessa società gli offre ricorrendo a fantasticherie e trovate [...] graffianti, efficaci specialmente nella scrittura breve: Wegwerfgeschichten (1974), Die Rückeroberung (1982), Der Nachthafen (1987). Nel romanzo Der neue Berg (1989) anche la natura è coinvolta nel generale malessere del presente. Tra la numerosa ...
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Erudito e scrittore spagnolo (n. Siviglia 1747 - m. 1834). Compose un Elogio histórico del doctor Benito Arias Montano (1832) e una traduzione in versi e prosa del Libro dei Salmi e di altre parti della [...] Sacra Scrittura. Pubblicò anche liriche sparse, che risentono della imitazione della poesia di Luis de León, e due satire. ...
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Sotto questo nome fu composta, in tarda età ellenistica una serie di scritti la cui origine è analoga a quella che determinò il fiorire della letteratura neopitagorica. Negli ambienti egiziani ellenizzati [...] . Platone aveva parlato, nel Fedro e nel Filebo, dell'egiziano Theuth inventore, tra l'altro, dell'alfabeto e della scrittura; e alla connessione con la cultura egiziana, quale la tradizione attribuiva a Pitagora e a Platone, questi Egiziani davano ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.