BORDOGNI, Giulio Marco
Angela Mattera
Nacque a Gazzaniga (Bergamo) il 23 genn. 1789. Formatosi alla scuola di G. S. Mayr, sembra che il suo debutto come tenore avvenisse al Teatro Nuovo di Novara nel [...] Parma, dove interpretò, oltre al Tancredi, in compagnia della B. R. Pisaroni, La fedeltà coniugale di A. Brunetti. Nel 1817 venne scritturato al Teatro Santa Cruz di Barcellona da P. Generali, del quale cantò La contessa di Colle Erboso e La Cecchina ...
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Boulanger, Daniel
Clarice Cartier
Scrittore e sceneggiatore francese, nato a Compiègne (Oise) il 24 gennaio 1922. Considerato tra i migliori autori di script à façon del cinema francese degli anni Sessanta [...] e Settanta, si è dedicato soprattutto alla scrittura di dialoghi, incisivi e molto curati, con toni che oscillano tra il satirico e il piccante.
Terminati gli studi al Petit séminaire Saint-Charles a Chauny, dopo una breve parentesi come giornalista ...
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Scrittrice e sceneggiatrice italiana (n. Roma 1971). Linguista di formazione, ha pubblicato i libri Questo è il punto. Istruzioni per l’uso della punteggiatura (2012) e Di calcio non si parla (2014). Editor [...] per diverse case editrici, tiene abitualmente corsi di scrittura per il cinema e la televisione e collabora con RSI. Sceneggiatrice, ha iniziato lavorando alla serie televisiva La squadra, e nel 2015 insieme al regista C. Caligari e a G. Meacci ha ...
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Grammatico e filosofo stoico (1º sec. d. C.); probabilmente direttore del Museo di Alessandria e appartenente all'alta gerarchia sacerdotale egiziana. Fu chiamato a Roma, alla corte imperiale, per l'educazione [...] del giovane Nerone. Le sue opere (Le Comete, Storia egiziana, La scrittura geroglifica) uniscono motivi del contemporaneo sincretismo egizio-alessandrino ad elementi di carattere stoico. ...
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STRONGHILIONE (Στρογγυλίων, Strongylion)
Carlo Albizzati
Scultore greco, probabilmente ateniese. Alcune opere di bronzo sono ricordate da scrittori antichi: di originale rimane soltanto la firma sui [...] blocchi d'un basamento in marmo pentelico trovati all'Acropoli, e il tipo della scrittura si può datare alla seconda metà del sec. V a. C.
Un commentatore greco d'Aristofane, riportando la dedica di Cheredemo figlio d'Euangelo, da Koile, che ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] memoria o i supporti pittografici trasformi in misura più o meno grande ciò che viene trasmesso. Da questo punto di vista la scrittura è un fenomeno assai più complesso di quello che ci appare a prima vista.Non sembra che agli inizi della sua storia ...
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BABBI, Gregorio
Ada Zapperi
Figlio di un modesto barbiere, nacque a Cesena il 6 nov. 1708. Avendo manifestato indubbie qualità musicali, fu avviato allo studio della musica e del canto, entrando quindi [...] sala di Palazzo detta delle Guardie e poi più volte replicata al teatro S. Carlo, e ancora il 16 novembre a Palazzo. Scritturato al teatro S. Carlo per la stagione 1748-49 insieme con la moglie, la cantante Giovanna Guaitti, vi cantò l'Ezio dello ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] indicati dalle cifre arabe, che usiamo fin dalle elementari. Ma nel corso della storia sono stati messi a punto molti sistemi di scrittura delle cifre e di numerazione, basati per esempio su 5 o 12 cifre.
Alcuni di questi sono ancora in uso nel mondo ...
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filosofese
s. m. (iron.) Il linguaggio dei filosofi, percepito come astratto e di difficile comprensione.
• Chi vi critica sostiene che la rivista sia eccessivamente filosofica. Troppo elitaria. «È un’obiezione [...] che condivido e che implica anche un aspetto di scrittura. Le molte proposte spontanee che arrivano in redazione sono spesso scritte in filosofese, che la dice lunga sull’idea astratta di filosofia che circola e su come l’università formi studiosi ...
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facultà (facultade; facultate)
Enrico Malato
Il sostantivo è più volte usato da D., di preferenza nella forma ‛ facultade ' o ‛ facultate '.
Il termine ricorre nel senso generico di " capacità " o " [...] possibilità " dell'intelletto, in Pd IV 44 Per questo la Scrittura condescende / a vostra facultate, e in Cv IV XVII 12 in ciascuna dottrina si dee avere rispetto a la facultà del discente, in riferimento alle limitate possibilità del comprendere ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.