Poeta ungherese (Brassó, od. Braşov, 1887 - Budapest 1967). Le sue liriche suggestive, dal canto spontaneo e limpido, si ispirano spesso al paesaggio transilvano e alla vita familiare. Opere principali: [...] Versek ("Poesie", 1924), Az aranymosó balladáia ("La ballata del cercatore d'oro", 1934), A láthatatlan írás ("La scrittura invisibile", 1939), Ábel füstje ("Fumo di Abele", 1957). ...
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Parker, Dorothy (nata Dorothy Rothschild)
Patrick McGilligan
Scrittrice e sceneggiatrice statunitense, nata a West End (New Jersey) il 22 agosto 1893 e morta a New York il 7 giugno 1967. Figura di spicco [...] e dal 1927 per "The New Yorker" come critico letterario, scalando rapidamente i vertici della notorietà con la sua scrittura corrosiva, l'esuberante mondanità (fu animatrice di un circolo letterario, l'Algonquin Round Table, e l'anticonformismo del ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] periodi della letteratura inglese. P. ha portato nei suoi studi e nella sua scrittura − adottando di preferenza la forma del saggio − l'ampiezza e l'acutezza di visione che gli sono derivate dalle larghe conoscenze di letteratura comparata sul ...
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Michon, Pierre. – Scrittore francese (n. Châtelus-le-Marcheix 1945). Tra le figure più interessanti della letteratura francese contemporanea, ha esordito nel 1984 con il testo Vies minuscules (1984, prix [...] France Culture; trad. it. 2016), che ne ha rivelato compiutamente l’abilità nel produrre una scrittura sontuosa e precisa e la vocazione alle storie minime in grado di ricomporre universi interiori e sociali complessi e tormentati. Sullo stesso filo ...
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Scrittore italiano (Palmi 1934 - Roma 1986). Collaboratore di giornali e riviste, esordì con due romanzi, Il feudo (1964) e L'isola del corpo (1965), nei quali ricostruisce, attraverso un linguaggio simbolico, [...] la sua esperienza in Calabria. Nella Sostanza bruna (1972) continuò la ricerca di una scrittura lontana dal realismo, avvicinando motivi e forme fantastiche ed esistenziali. Nei romanzi Dopo il Presidente (1978) e Sua Eccellenza (1980) mostrò il ...
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Bettini, Marco. – Giornalista e scrittore italiano (n. Cesena 1960). Laureato al Dams di Bologna e giornalista de il Resto del Carlino, dopo essere stato capo ufficio stampa del sindaco di Bologna F. [...] Delbono, attualmente è capo ufficio stampa del Comune di Roma. Con la sua scrittura attenta ed efficace, cerca di restituire ai lettori una visione della realtà impietosa ma avvincente, indagando gli angoli oscuri della contemporaneità. Tra i suoi ...
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Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 7 ottobre 1927 e morto ivi il 5 gennaio 1993. Di professione ingegnere civile, esordì nel 1961 con i racconti Nunca llegarás a nada in cui già si annuncia il nichilismo [...] lo stile assume un'andatura grave, la sintassi è complessa, i periodi interminabili hanno un ritmo lento, la scrittura mai lineare ricrea il tempo contorto e illogico del racconto.
Le contraddizioni umane, l'insensatezza dell'esistenza che investe ...
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Scrittore statunitense (Long Branch, New Jersey, 1923 - New York 2007). Partecipò alla guerra sul fronte del Pacifico riversando questa fondamentale esperienza in The naked and the dead (1948), romanzo [...] Dos Passos, che diede al M. importanti suggerimenti di tecnica narrativa. La forte componente di critica sociale espressa dalla sua scrittura si consolidò nei successivi Barbary shore (1951) e The deer park (1955), mentre il suo interesse per quella ...
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Teologo e predicatore domenicano (n. Soest 1360 circa - m. 1440 circa); prof. (1405) nell'univ. di Colonia e (dal 1409) inquisitore, autore di varî trattati (De hora mortis Christi, De origine et unitate [...] Ecclesiae, ecc.), prediche e omelie. Testimoniano un'ampia cultura le sue lezioni sulla Sacra Scrittura tenute a Colonia. ...
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BOCCACCINI, Giovanni Francesco
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Nacque a Pistoia il 23 giugno 1786 da Giuseppe, amministratore della casa Puccini, e da Marianna Breschi. Dodicenne, entrò chierico al collegio della cattedrale e prese [...] disegno e alla musica, che studiò con G. Gherardeschi, maestro di cappella della cattedrale pistoiese. Il Gherardeschi gli procurò una scrittura come tenore per la stagione di carnevale 1809-10 al Teatro Regio di Pistoia, dove il B. cantò in opere di ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.