Al pari delle ➔ sigle, le ➔ abbreviazioni, consentendo di risparmiare caratteri, hanno lo scopo di alleggerire un testo quando un termine vi ricorra ripetutamente; diversamente dalle sigle però, che possono [...] alle unità di misura, in cui l’eliminazione è sistematica (kg, km), e le abbreviazioni che dagli sms si trasferiscono alle scritture più informali (tvb per ti voglio bene, cmq per comunque, ecc.), con sempre maggior frequenza si usa, specie in ambito ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] (dalla XVIII dinastia all’epoca tolemaica). Circa in epoca saitica alla lingua parlata fu attribuita una forma di scrittura, il demotico. I testi religiosi invece continuarono a essere scritti in geroglifici: è l’egiziano detto tolemaico. In ...
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L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] e in particolare a Firenze. Nella Penisola, infatti, non solo si elaborarono i nuovi strumenti finanziari, tutti legati alla scrittura e alla pratica del volgare (in particolare del fiorentino e del toscano), ma si venne anche formando e definendo la ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] -inserto introdotte a quelle non introdotte è la loro ➔ intonazione (cfr. Firenzuoli & Tucci 2003).
Nella scrittura, come accade per le frasi propriamente incidentali, le frasi parentetiche sono segnalate da segni di interpunzione. Tipicamente ...
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APRONIANO ASTERIO, Flavio Turcio Rufio
Claudio Leonardi
Visse a Roma verso la fine del sec. V; discendeva da una famiglia i cui membri avevano ricoperto alte cariche politiche: L. Turcio Secondo aveva [...] il suo lavoro dopo il 494.
Del tutto straordinaria appare invece la testimonianza del Virgilio mediceo. Il Laurenziano, un codice in scrittura capitale rustica del sec. V, è l'esemplare stesso che A. ebbe tra le mani e su cui lavorò: la soscrizione ...
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MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] allusioni contenute nella lezione accademica del 1842, il M. pubblicò Al sig. Giovanni Gherardini preteso riformatore della scrittura italiana, condannando il filologo milanese per la raccolta lessicografica Voci e maniere di dire additate ai futuri ...
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L’epentesi (dal tardo lat. epenthĕsis, a sua volta dal gr. epénthesis «inserzione») è un fenomeno fonetico che consiste nell’inserimento di un suono non etimologico in una parola o una sequenza fonica. [...] ha un riflesso anche nella forma grafica (in Isvizzera). Sebbene fuori moda, anche nell’italiano generale si usano, nella scrittura non meno che nella pronuncia, forme epentetiche con in e per e talune parole: per iscritto, in Ispagna, in ispirito ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] cerebrale per il linguaggio, sono state individuate ulteriori aree responsabili della lettura (e quindi dell' alessia) e della scrittura (e quindi dell'agrafia), e sono stati aperti dibattiti circa la relativa possibilità di scindere o dissociare le ...
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La conversazione è uno scambio verbale tra due o più partecipanti, come tipo di attività socialmente organizzata, prevalentemente di carattere informale e basata sulla ➔ lingua parlata. La conversazione, [...] trasmissione sono evidenti, ad es. negli sms, che limitano il numero dei caratteri possibili e le cui difficoltà di scrittura sono in parte superate con la tecnologia T9 per la composizione rapida delle parole.
Il livello di interattività in queste ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] un uso scritto della lingua hanno però in genere un grado di formalità più alto (fatte salve le occasioni di scrittura veloce e spontanea, moltiplicatesi con il diffondersi della comunicazione mediata dal computer e ora comuni per molti parlanti). Si ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.