I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] piuvico); una debole reazione a questo nuovo nesso si ha negli esiti consonante + r di alcune forme delle scritture medievali (esempro, fragellare, fragellazione, obbrigato, ecc.) che non avrebbero avuto un seguito (ma in un antico francesismo come ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] dei ‘buoni’ autori, sulla quale, mediante studio e imitazione, bisognava definire la facies linguistica e lo stile delle scritture moderne. Proprio sull’imitazione verte una disputa di cui fu protagonista, tra il 1512 e il 1513, ➔ Pietro Bembo ...
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MANNI, Domenico Maria
Giuseppe Crimi
Figlio di Giuseppe di Lorenzo, tipografo-editore riconosciuto cittadino fiorentino nel 1735, e di Caterina di Giambattista Patriarchi, nacque a Firenze l'8 apr. [...] casi, come in quello del Pievano Arlotto, le ricerche d'archivio del M. rimangono tuttora insuperate, in altri la scrittura incontra più di un limite, giacché egli si lasciò guidare da informazioni farraginose e incomplete, mirando soprattutto ad ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] nel paese d’arrivo della forza lavoro costretta all’emigrazione dalle condizioni economiche e sociali di partenza, seguono scritture in cui viene privilegiato il motivo autobiografico. La lingua di partenza cede poi il passo nella seconda generazione ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] questo aspetto cfr. Fubini 1946; Fortini 1994: 62; Soldani 1999: 267-300; Afribo 2001: 167-200). In tale scrittura conflittuale, «tendente all’insieme simultaneo, e spesso contraddittorio, di effetti» (Fortini 1994: 61), l’impianto retorico intreccia ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] [r̵] davanti a consonante e [ɾ] in altri contesti (Canepari 1983: 94).
Queste forme allofoniche hanno forte influsso sulla scrittura oltre che sul parlato. Infatti nel periodo natalizio è facile notare cartelli che invitano a comprare gli alberi di ...
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ALBONESI, Teseo Ambrogio degli
Giorgio Levi della Vida
Antesignano dello studio delle lingue orientali nella prima metà del sec. XVI, nato a Pavia, o nei dintorm, nel 1469, morto ivi quasi certamente [...] afiinità coll'aramaico biblico e targumico. Ha nozione abbastanza chiara dell'arabo, in cui distingue le varietà di scrittura e la differenziazione linguistica del gruppo di dialetti occidentali ("punico") dalla lingua classica, e dà uno schizzo ...
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Le consonanti occlusive sono suoni momentanei non prolungabili nel tempo (➔ fonetica). Durante la loro produzione è possibile identificare tre fasi: una di impostazione in cui gli organi articolatori si [...] , si avrà la ripetizione del simbolo grafico secondo le norme di cui sopra: per es., pacco, leggo, macchia, agghindare.
Nella scrittura, il suono /k/ corrisponde anche al digramma ‹qu›, e il grafema ‹q› è sempre seguito dal legamento /w/ (per es ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] ”: agenda, «Rivista di letteratura» 7, pp. 9-77.
Ciociola, Claudio (a cura di) (1997), “Visibile parlare”. Le scritture esposte nei volgari italiani dal Medioevo al Rinascimento, Napoli, ESI.
Cuppini, Silvia, De Marzi, Giacomo & Desideri, Paola ...
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È detto presente storico il ➔ presente indicativo usato per fare riferimento a eventi anteriori al momento dell’enunciazione. Si tratta di un uso traslato, o metaforico, del presente (Bertinetto 1997), [...] e retoricamente ben codificata, tale quindi da fornire una legittimazione e uno stimolo anche per la scrittura linguisticamente più consapevole.
Cresti, Emanuela & Moneglia, Massimo (edited by) (2005). C-Oral-Rom. Interpreted reference ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.