CLEMENTI, Aldo
Raffaele Pozzi
Nacque a Catania il 25 maggio 1925. Il nonno Gesualdo Clementi, noto chirurgo, si laureò a Napoli nel 1871 e completò la sua formazione in varie sedi all’estero; professore [...] del neofita, cambiai il mio modo di comporre» (ibid.). All’interesse per l’atonalità di Schönberg, per la scrittura ritmica di Stravinskij, per l’elaborazione dodecafonico-seriale di Webern, fece seguito, grazie all’incontro-chiave con Maderna ...
Leggi Tutto
DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] autori del proprio intelletto, della volontà» (ibid., p. 29). Gli esecutori vennero chiamati a interpretare nella scrittura musicale segni non univocamente definiti, divenendo coautori. Nacquero brani come Per orchestra (1962), Babai per clavicembalo ...
Leggi Tutto
MANZUOLI (Mazzuoli, Manzoli, Manzolini), Giovanni
Mario Armellini
Il M. nacque a Firenze, nella parrocchia di S. Lucia sul Prato, il 22 giugno 1712, figlio "di Gio. Lorenzo di Giuliano Mazzuoli e di [...] già a fine gennaio 1756 poté nuovamente esibirsi al S. Carlo di Napoli. Nell'aprile 1756 inaugurò anche la serie di scritture che con poche eccezioni (1757, 1760, 1763) ne avrebbero fatto sino al 1764 una presenza fissa nell'opera allestita a Reggio ...
Leggi Tutto
ALESSANDRI, Felice
Silvana Simonetti
Compositore, nato a Roma il 24 nov. 1747 da Stefano e Angiola-Maria Ruggieri. Secondo il Fétis, compila sua educazione musicale a Napoli e iniziò giovanissimo a [...] opéra italien à Nankin (meglio conosciuta come La Compagnia d'opera a Nanchino), una satira sul personale d'opera berlinese scritturato già nel 1788, e gli intrighi tramati dai cantanti.
Un accenno di quest'operetta si trova in un abbozzo di lettera ...
Leggi Tutto
CLARI, Giovanni Carlo Maria
Cesare Orselli
*
Nacque a Pisa il 27 sett. 1677, da Costantino, suonatore di contrabbasso, conosciuto con il soprannome de "il romano" e Margherita Mariacini. Dopo i primi [...] cantus firmus, nonché alcuni ritornelli strumentali del tutto autonomi.
Per quanto riguarda la produzione più propriamente liturgica (messe), la scrittura è, in genere, sillabica e destinata a cinque o otto voci, nelle prime prove che il C. affronta ...
Leggi Tutto
MAGINI, Francesco
Saverio Franchi
Nacque a Fano verso il 1668-70, da famiglia di buone condizioni (nei documenti d'archivio viene indicato come "signore"): un Giuseppe Magini fu canonico del duomo negli [...] "antico" e "moderno", di richiami al già noto in continua alternanza con passi originali. L'efficace scrittura contrappuntistica e alcune dense situazioni armoniche danno agli ottoni, soprattutto negli "adagio", un bell'effetto organistico. Secondo ...
Leggi Tutto
CAVAZZONI, Girolamo (Girolamo da Urbino, Girolamo da Bologna)
Oscar Mischiati
Figlio di Marc'Antonio, fu attivo dal 1540 al 1577 come organista e compositore: non si sa con esattezza dove e quando sia [...] appartengono al tipo contrappuntistico politematico; il primo, in particolare, con le sue ampie proporzioni e la sua scrittura densa, serrata e compatta si ricollega allo stile mottettistico della più matura scuola fiamminga, in particolare di Adrian ...
Leggi Tutto
ALBINONI, Tomaso
Riccardo Nielsen
Compositore, figlio secondogenito di Antonio e di Lucrezia Fabris, nacque a Venezia il 6 giugno 1671. Di famiglia benestante ed elevata per rango sociale nella borghesia [...] di questo, per la loro chiarificazione espressiva nella maggior naturalezza di procedimenti; I sei Balletti,invece, sono di una scrittura meno impegnativa. Tutti di forma tripartita, possono dividersi in due gruppi per le danze che li compongono: il ...
Leggi Tutto
JOHANNES de Quadris (Quatris)
Giulio Cattin
Nato presumibilmente prima del 1410, fu prete nella diocesi di Valva e Sulmona (allora Solmona). In un documento del 1450 si autodefinisce "musicus et cantor [...] F. Tricomi, Un'insolita fonte per lo studio delle polifonie primitive, in Un millennio di polifonia liturgica tra oralità e scrittura, a cura di G. Cattin - F.A. Gallo, Venezia-Bologna 2002, pp. 69-72; D. Cavallarin, G. Croce chiozotto. Devottissime ...
Leggi Tutto
MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] in qualche modo deteriorato nella voce" e D. Tuffarelli, impresario del S. Carlo, confermò a malincuore nel 1752-53 la sua scrittura, convenendo "con il pubblico che il Caffarelli dovria mutarsi, perché o non vuol cantare o più non lo può, avendo già ...
Leggi Tutto
scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.