Asia, storia della
Massimo L. Salvadori
Il continente madre di grandi civiltà
Nessun continente ha visto svilupparsi nel proprio seno tante importanti civiltà come quello asiatico e nessun altro ha [...] grande civiltà, la sumerica, sorta nel 3° millennio a.C.; i Sumeri, organizzati in città-Stato, svilupparono la scrittura cuneiforme, lavorarono il rame, praticarono l'agricoltura e l'allevamento. Da quella sumerica derivò nel 2° millennio la civiltà ...
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micenea, civilta
micenea, civiltà
Civiltà della tarda Età del bronzo in Grecia (1700-1100 ca. a.C.). Prende il nome dal sito più significativo, Micene, in Argolide, messo in luce dagli scavi a cominciare [...] se forse politicamente indipendenti, questi centri mostravano una forte omogeneità culturale e artistica e facevano uso della stessa scrittura sillabica su tavoletta d’argilla (cd. lineare B), esprimente una varietà dialettale greco-arcaica, per il ...
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Storico dell'antichità italiano (Bologna 1927 - ivi 2000). Prof. di storia romana nell'univ. di Bologna dal 1968 e socio nazionale dei Lincei (1993). Diresse missioni di ricerca nel Dodecaneso e in Bulgaria [...] storia greca e romana del Salento (1963); Il lapicida romano (1966, tradotto in varie lingue); Coloni romani dal Piceno al Po (1971); Epigrafia romana (1982); Compitare per via (1988); La scrittura e le pietre (1993); Epigraphica dilapidata (1997). ...
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Poeta francese, nato a Saint-Denis (Seine) il 14 dicembre 1895. Durante la prima Guerra mondiale apparvero le sue prime opere. Simpatizzò poi col gruppo "Dada", in seguito si unì a A. Breton, L. Aragon [...] la sua produzione poetica è rimasta estranea a irrigidimenti di forme in motivi pubblicistici.
Ha infatti praticato pochissimo la scrittura automatica per obbedire invece soltanto alle libere fluenze d'una virtù di canto forse unica nella Francia ...
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GAETA, Francesco, detto Franco
Vittorio Vidotto
Storico italiano, nato a Venezia il 1° marzo 1926, morto a Roma il 14 marzo 1984. Dopo la laurea a Padova fu allievo dell'Istituto italiano di studi storici [...] le principali tendenze. Nelle sue opere si apprezza un felice equilibrio fra accurata ricostruzione e nitidezza della scrittura.
Scritti principali: Lorenzo Valla. Filologia e storia nell'Umanesimo italiano (1955); Un nunzio pontificio a Venezia nel ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] da loro e dalle loro reliquie. L'opera pone, in misura maggiore dei Moralia, il problema del rapporto fra oralità e scrittura e fra destinatari dell'una e dell'altra forma di comunicazione: se i contenuti furono sostanzialmente gli stessi e se l'uso ...
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GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] 850-1150, New Haven-London 1988, pp. 52, 197; A. Petrucci - C. Romeo, Scrivere "in iudicio" nel Regnum Italiae, in Scrittura e civiltà, XIII (1989), p. 31; F. Bougard, Entre Gandolfingi et Obertenghi: les comtes de Plaisance aux Xe et XIe siècles, in ...
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Umanista (Stignano, Buggiano, 1331 - Firenze 1406). Visse in un primo tempo a Bologna, dove il padre si era rifugiato esule, e che i S. lasciarono poi nel 1351. Studiò retorica e notariato. Per più di [...] estranea all'uomo. S. operò anche nella direzione di quel rinnovamento della scrittura libraria, che doveva culminare, ai primi del Quattrocento, nella nascita della scrittura "antiqua". Nell'ambito dell'attività letteraria è di notevole interesse il ...
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TURIELLO, Pasquale
Enzo Tagliacozzo
Patriota, educatore e scrittore, nato il 13 gennaio 1836 a Napoli, dove morì il 12 gennaio 1902. Ufficiale in quella compagnia del Matese comandata dal De Blasiis [...] opera fu il saggio Governo e governati (1882; 2ª ed., 1889-1890), giudicato, quando comparve, la più importante scrittura politica ítaliana dopo il Rinnovamento di Gioberti.
Idea animatrice dell'opera è la dimostrazione del distacco operatosi a ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] particolare, la quantità di aulicismi depennati; segno degli spazi che il gusto manzoniano si era conquistato nella corrente prassi di scrittura invalsa negli ultimi decenni del secolo: era desso > era esso (Fuà Fusinato), non avea d’uopo > non ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.