Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] Dio, perché in questo mondo l'ignoranza è una colpa. Anche nei documentari emergono uno stile e una forma di scrittura filmica del tutto nuovi. La rabbia (1963), primo episodio del film omonimo diretto con Giovanni Guareschi, è un commento amarissimo ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] più dell'insieme dei suoi codici, e il lavoro dell'interprete dovrà prendere in considerazione "l'operazione di 'scrittura' attraverso la quale il film, facendo leva su tutti questi codici, modificandoli, combinandoli, facendoli 'giocare' gli uni con ...
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Testimonianze - I fratelli Marx
Gianni Celati
I fratelli Marx
Le maschere che li hanno resi celebri, quelle di Groucho, Harpo, Chico e Zeppo, sono state spesso paragonate alle maschere della Commedia [...] uno stato di passività del pubblico.
Dopo Duck soup, la Paramount non rinnova il contratto con i Marx, che vengono scritturati da un giovane e abile produttore della Metro Goldwyn Mayer, Irving Thalberg. Groucho e i suoi fratelli emigrano a Hollywood ...
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PETRI, Eraclio, detto Elio
Maria Procino
PETRI, Eraclio, detto Elio. – Nacque a Roma il 29 gennaio 1929 da Mario, di famiglia marchigiana attiva nell’artigianato del rame, e da Anna Papitto, ciociara [...] la sceneggiatura fu scritta con Ugo Pirro a Torvajanica, sul litorale romano, nella casa di Petri, che fu teatro della scrittura di altri film; ne furono protagonisti Gian Maria Volonté e Irene Papas. Un tranquillo posto di campagna – realizzato nel ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] The jazz singer (1927) di Alan Crosland. Insieme, praticando quel che lo stesso Raphaelson definiva 'una sorta di scrittura parlata', dettando cioè a una silenziosa segretaria battute e correzioni, regista e sceneggiatore realizzarono nove film tra i ...
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Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] sono essi stessi, nel doppio senso del termine, dei new talkies.
Optando per la visibilità, la F. F. Th. ha prodotto molte scritture e creato una serie di canali attraverso i quali far circolare le proprie idee. Numerose sono le case editrici che al ...
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CHIARINI, Luigi
Gianni Rondolino
Nacque a Roma il 20 giugno 1900 da Carlo e da Giulia Rosada. Dopo la laurea in giurisprudenza, si occupò di critica e di teoria letteraria, collaborando ad alcune riviste [...] di riferimento storiografico, completando la trattazione con una serie di profili critici, veri e propri microritratti, di vivace scrittura. In tal senso, questo volume può essere considerato come la summa d'una attività teorica e critica che lo ...
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LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] cinematografica fu uno strano horror, Patrick vive ancora, del 1980.
Ritiratosi a vita privata, continuò a coltivare la passione per la scrittura, che lo aveva visto in passato autore di originali televisivi.
Il L. morì a Roma il 18 marzo 1992.
Fonti ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] In questo suo primo film sperimentò un genere di scrittura cinematografica che non voleva essere collocato né dentro il al personaggio. Dopo il rifiuto di Gina Lollobrigida, già scritturata per questo film, di interpretare il ruolo di protagonista ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] temporali hanno la proprietà di orientare la ricezione sul processo stesso che converte la rappresentazione in immagine. La scrittura letteraria e quella cinematografica, cioè, possono introdurre il lettore e lo spettatore all'interno di un processo ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.