Flaiano, Ennio
Raffaele Manica
Scrittore, giornalista, soggettista e sceneggiatore, nato a Pescara il 5 marzo 1910 e morto a Roma il 20 novembre 1972. Spesso ricondotta a una serie di battute o calembours [...] illuministicamente i tratti con appassionato distacco e un'amarissima malinconia. Le sue doti di osservatore sono affidate a una scrittura svelta ma al contempo sfaccettata, ricca di umori, sfumature e rimandi alla cronaca e a personaggi di varia ...
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Sceneggiatore cinematografico, nato a Treviso il 7 marzo 1928. Sul finire degli anni Cinquanta si rivelò tra i più acuti bozzettisti del mosaico di culture della provincia nell'Italia del dopoguerra con [...] , ambientata in Sicilia, V. si dedicò di nuovo al film di genere in una proficua collaborazione con Sergio Leone, partecipando alla scrittura di Per qualche dollaro in più (1965), in cui la violenza del precedente Per un pugno di dollari (1964) si ...
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MAGNI, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. ha ricavato da tale denso repertorio municipale [...] certi suoi propositi polemici bonariamente antipapalini e di una vena amara che affiora in capricci o fantasie storiche di agile scrittura, ha poco d'inquietante; la città non è il palcoscenico sul quale si confrontano senza quasi combattersi culture ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] di padre, trascorse la giovinezza a Napoli, città nella quale ricevette la sua prima formazione coltivando una passione per la scrittura e per le storie ereditata in casa e nella lunga convivenza con i nonni. «Mio nonno – ricordò in seguito – aveva ...
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Anderson, Maxwell
Marzia G. Lea Pacella
Drammaturgo e sceneggiatore statunitense, nato ad Atlantic (Pennsylvania) il 15 dicembre 1888 e morto a Stamford (Connecticut) il 28 febbraio 1959. Testimone [...] mondo del cinema, dall'epoca del muto a quella del sonoro, collaborando all'adattamento di testi letterari e alla scrittura di soggetti e sceneggiature originali.
Mentre frequentava l'università del Nord Dakota (presso la quale conseguì la laurea nel ...
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Tellini, Piero (propr. Giuseppe Piero)
Daniela Angelucci
Sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Firenze il 16 gennaio 1917 e morto ivi il 22 giugno 1985. Attivo soprattutto nel corso degli anni [...] nel 1941 da Cesare Zavattini di cui facevano parte alcuni tra i più apprezzati sceneggiatori del periodo, T. collaborò alla scrittura di altri film, per imporsi poi, con Zavattini stesso, come autore del soggetto di Quattro passi fra le nuvole (1942 ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] è più visto come l'attualizzazione di una serie ordinata di elementi virtuali ma, al contrario, come un processo di scrittura originale e singolare su questi stessi elementi, un gioco di trasformazioni e di tensioni, un campo di interazioni il cui ...
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SEN, Mrinal
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico indiano, nato nell'attuale Bangla Desh il 4 maggio 1923, al tempo dell'amministrazione britannica. Si trasferì ancora studente a Calcutta dove, [...] offerto da una potente industria, e scrivendo di critica (fra l'altro, un libro su Ch. Chaplin, 1951). La scrittura disadorna del neorealismo italiano, più che le armoniose composizioni di Ray, ha influito sul formarsi della sua vocazione registica ...
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Maccari, Ruggero
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 28 giugno 1919 e morto ivi l'8 maggio 1989. Il suo apporto al cinema italiano è risultato indispensabile in relazione al [...] Alberto Sordi che M., nei film scritti per l'attore, accompagnò l'evoluzione nella tipologia dei personaggi verso una scrittura più amara, un'invenzione più realisticamente attenta ai cambiamenti sociali e alle storture e ipocrisie di una vita civile ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] un'utopia teatrale totalizzante, rigorosamente perseguita nella pratica di una messinscena della crudeltà che rivoluzionò la forma e la scrittura scenica. La sua idea di cinema fu estrema come quella di teatro.Trasferitosi a Parigi nel 1920, entrò a ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.