Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] condizionato dall’evoluzione delle tecnologie di comunicazione adottate in questi campi. Le tecniche più note sono: scrittura invisibile, ottenuta mediante l’utilizzo di inchiostri simpatici, ovvero sostanze che, una volta asciugate, risultino ...
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al-Kūfa Antica città dell’Iraq, sorta nei primi anni della conquista araba (intorno al 638 d.C.) sul corso inferiore dell’Eufrate, poco a S delle rovine di Babilonia. Si sviluppò come grande metropoli, [...] dell’Iraq, fino alla fondazione di Baghdad, al cui sorgere iniziò la decadenza della città, che si accentuò e confuse con quella generale dell’Iraq dopo il 13° secolo.
Da al-K. prende il nome un tipo di antica scrittura (➔ cufici, caratteri). ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] Paris 1967 (tr. it.: Della grammatologia, Milano 1969).
Derrida, J., L'écriture et la différence, Paris 1967 (tr. it.: La scrittura e la differenza, Torino 1971).
Di Girolamo, C., Critica della letterarietà, Milano 1978.
Ducrot, O. e altri, Qu'est-ce ...
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Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, [...] in cifre arabe. Il primo giorno di un mese può anche essere pronunciato e letto come numerale ordinale: primo; ma, nella scrittura, è solitamente seguito dal segno ‹°›: il 1° aprile.
Il mese può essere scritto sia per esteso in caratteri alfabetici ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] subito in evidenza tra gli allievi padovani e indusse i superiori a trattenerlo come docente di umanità. Facilità e politezza di scrittura in prosa e in versi, in italiano e in latino, lo imposero ben presto all'attenzione degli ambienti di Padova e ...
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MERIGGI, Piero
Linguista, nato a Como il 12 gennaio 1899; allievo a Pavia di L. Suali che l'avviò agli studi di linguistica anatolica. Lettore, poi libero docente di linguistica generale ad Amburgo (1930-39), [...] occupato di problemi di linguistica generale.
Opere principali: Manuale di eteo geroglifico, 2 voll., Roma 1966-67; La scrittura proto-elamica, ivi 1971. Inoltre più di un centinaio di contributi, in riviste italiane e tedesche, su problemi fonetici ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] Renou 1953, p. 668). In altre parole, in India la linguistica nacque non 'malgrado', ma 'grazie' all'assenza della scrittura (Staal 1989a). Bisogna osservare che la struttura dei due quadrati, se ruotata di 180° intorno alla diagonale, sembra diversa ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] : 1288-1290).
L’assenza di virgole in casi in cui le si attenderebbe fu sfruttata a fini espressivi nella scrittura letteraria novecentesca, come non mancò di rilevare Bruno Migliorini a proposito del «vezzo carducciano che ebbe assai largo seguito ...
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Filologo e storico dell'antichità classica inglese naturalizzato statunitense (Londra 1903 - New York 1988). Insegnò latino e greco alla Harvard Univ. (1947-63) e presiedette il dipartimento di studi classici [...] greco sia latino. Tra le opere: Lyric genius of Catullus (1939); The liberal temper in greek politics (1957); Preface to Plato (1963; trad. it. Cultura orale e civiltà della scrittura. Da Omero a Platone, 1973); The Greek concept of justice (1978). ...
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Orientalista e patriota (Termini Imerese 1815 - Roma 1872), sacerdote, prof. di ebraico nell'univ. di Palermo (1843-48), poi di greco nell'Istituto di studi superiori di Firenze (1865-70) e infine di greco [...] palermitana del 1848; nel 1860 fu ministro dell'Istruzione nel governo provvisorio di Sicilia, e poi deputato al parlamento italiano. La sua opera principale è La Sacra Scrittura in volgare riscontrata con gli originali e illustrata (2 voll., 1859). ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.