Filologo e critico letterario italiano (Lizzano in Belvedere 1924 - Bologna 2014). Indagatore inquieto e acuto dell'opera letteraria (Petrarca, Alfieri, Machiavelli, Tasso, ecc.) nelle sue radici culturali, [...] culturale ove «la parola scritta equivale ancora a un gesto o a un evento e la storia può essere una scrittura che ha bisogno di essere decifrata» (si veda soprattutto l'originalissima esegesi del I del Purgatorio, così ramificata di richiami ...
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Biologia
Espressione genica
In genetica, processo per cui la sequenza di nucleotidi di un gene viene trascritta in una sequenza corrispondente di acido ribonucleico messaggero (mRNA) e quindi tradotta [...] in un sistema linguistico, come questo o quel significante determinato.
Matematica
Nell’algebra elementare, si chiama e. ogni scrittura che indichi formalmente il risultato di un numero finito di operazioni razionali (cioè le ‘quattro operazioni’) e ...
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Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso ( c. occlusive o momentanee o esplosive) o semichiuso ( c. semiocclusive o affricate e costrittive o fricative o continue) [...] doppie; non distingue tra gli altri due gradi, tra i quali non esiste opposizione fonolo;gica.
Si dice scrittura consonantica quella che, per es. nei primi alfabeti semantici, indica distintamente i soli segni delle consonanti; analogamente ...
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ZULU (Ama-zulu)
Lidio CIPRIANI
Carlo TAGLIAVINI
Gruppo di Bantu meridionali dell'est. Si trovano esclusivamente nel Natal, ma sono originarî della parte orientale dell'Africa equatoriale. Di là discesero [...] , né altari. Un antenato di valore, defunto da tempo, può divenire un umkulumkulu di second'ordine. Non hanno idea di scrittura e non sanno contare oltre il dieci, usando le dita. Anche la musica ha presso di loro scarsa importanza sebbene abbiano ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] ai Suoi commenti, se Lei è d’accordo preferirei provvedere a correggere secondo le Sue indicazioni dopo aver ultimato la scrittura di introduzione e conclusione.
Nel caso alcuni punti relativi alle Sue indicazioni non mi fossero chiari provvederò a ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] latina, romana e mista "in corrispondenza di quattro fasi diverse e susseguenti. La prima lingua risale al periodo in cui non c'era scrittura, la seconda è quella parlata "sotto il Re Latino, e gli altri Re del Lazio, e poi sotto que' di Roma, nella ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] , infatti, esibiscono alcune caratteristiche che li avvicinano al parlato prototipico: gli interlocutori condividono il tempo e lo spazio di scrittura (qui inteso come canale, oltre che come luogo in cui si trova lo scrivente); lo scambio dialogico è ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] scemenze e delle enfatiche cazziate» (Matt 2006: 128-134).
Non si deve pensare che Gadda estendesse a tutti i tipi di scrittura il suo ideale di espressionismo. Infatti, lavorando per la radio, mise insieme una serie di Norme per la redazione di un ...
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Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] ’interno del corpo del testo, ed è insensibile alle informazioni offerte dai titoli o dalle eventuali immagini che accompagnano la scrittura.
3.2 Oltre che a un referente, l’espressione cataforica può rinviare a una proposizione semantica, cioè all ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] declinazione con 3 casi (nominativo, genitivo, accusativo), 2 generi (maschile, femminile) e 3 numeri (sing., plur., duale).
La scrittura araba, derivata dalla nabatea, e orientata da destra a sinistra, appare usata fin dai primi secoli dell’egira ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.