PIANIFICAZIONE LINGUISTICA
Gaetano Berruto
Per p.l. s'intende l'insieme degli interventi compiuti da stati o istituzioni al fine di modificare uno o più aspetti della situazione linguistica in un paese [...] varietà colloquiale pechinese (pŭtōnghuà "lingua comune"), su una semplificazione e riduzione del numero dei logogrammi della scrittura cinese (lo standard di alfabetizzazione prevede la conoscenza di 1500-2000 caratteri sui 4-5000 necessari per ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] spesso nessi). Unendosi in cumulo, i clitici formano una sequenza lineare fissa e inseparabile nella pronuncia e nella disposizione (nella scrittura, invece, i cumuli sono in alcuni casi separati, in altri uniti: per es., me ne vado rispetto a glielo ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] Paola (2001), La matematica in volgare nel Medioevo (con particolare riguardo al linguaggio algebrico), in Le parole della scienza. Scritture tecniche e scientifiche in volgare (secoli XIII-XV). Atti del Convegno (Lecce 16-18 aprile 2001), a cura di ...
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FORCELLINI, Egidio
Gerardo Bianco
Nacque a Fener, oggi frazione di Alano di Piave (Belluno), il 26 ag. 1688 (Dal Zotto, p. 171) da Bernardino e da Maddalena Elisabetta Girolamo, agricoltori di modeste, [...] . La trascrizione richiese molti anni di lavoro e fu completata nel novembre 1765 con grande accuratezza ed eleganza di scrittura, in sedici tomi, ancora conservati nel seminario di Padova. Orinai tutto era pronto per la stampa ma, probabilmente ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] fornire un valido modello per la perfezione dello stile, sapientemente equilibrato tra chiarezza dell'espressione ed eleganza della scrittura. Il D. pubblicò solo il primo volume delle Prose, che furono continuate da altri accademici della Crusca in ...
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La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] la centralità della produzione scritta e la pratica del tema (e questo mentre venivano ignorate altre forme di scrittura certamente più frequenti e utili nella vita reale, quali prendere buoni appunti, sintetizzare, saper produrre testi diversificati ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] prosa postottocentesca allora dominante nell’antichistica. L’acume critico, la passione sincera di ogni pagina e la limpidezza della scrittura rendono ancora oggi la Storia della letteratura greca un testo di fascino e valore.
Nell’ottobre del 1945 ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] soggetto); lo stesso può valere per un verbo e il suo complemento (➔ dislocazioni). Le regole del nostro sistema di scrittura (➔ lingua scritta), tuttavia, non consentono o non impongono di separare tali entità con una virgola. Le unità parentetiche ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] ) divenne via via più omogenea, fra l’altro diminuendo e quasi abolendo le forme di tachigrafia ereditate dalla scrittura manoscritta e stabilendo molte convenzioni che sono ancora in uso.
Talora la revisione delle stampe di testi letterari fu ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] postunitarie all’unificazione linguistica (➔ scuola e lingua), continuò a manifestarsi in forme regionali, particolarmente nella scrittura popolare e con differenze sociali destinate a ridursi in relazione al progressivo diffondersi dell’istruzione ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.