COLLOCATIO
S. Ferri
È classico l'esempio di Cicerone (Orator, 234): "se uno scindesse nei singoli particolari lo scudo di Fidia, distruggerebbe la bellezza complessiva della c., cioè della composizione" [...] (collocationis universam speciem sustulerit). Il vocabolo è assai usato da Vitruvio che lo alterna a dispositio, distributio, numerus, e simili: 1, 2, 2, "dispositio est rerum apta conlocatio elegansque ...
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Nome comune dei rappresentanti della famiglia estinta Gliptodontidi, Mammiferi Xenartri Cingulati, vissuti dall’Eocene medio al Pleistocene nell’America Meridionale e nel Pleistocene nell’America Settentrionale. [...] In genere di grandi dimensioni, avevano corpo protetto da uno scudo osseo (simile a quello dei Dasipodidi) saldato alla colonna vertebrale; capo ricoperto da un casco osseo e coda rivestita da un astuccio osseo. Mandibole sviluppate, dentatura ...
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Weichsel Nome tedesco del fiume Vistola, con cui si indica l’ultima glaciazione quaternaria dell’Europa settentrionale e orientale (Scudo Scandinavo). L’inizio del W. si colloca intorno a 75.000 anni [...] fa e la fine intorno a 10.000 anni fa. La massima espansione glaciale, che si ebbe 18.000 anni fa, ha lasciato depositi morenici in diverse zone della Finlandia e della Svezia ...
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Fu il Burmeister a proporre nel 1834 questo nome per lo stesso gruppo di Crostacei che fino dal 1815 il Leach avea chiamato Edrioftalmi; agli Artrostrachi, il Burmeister contrappose i Toracostrachi, equivalenti [...] , a eccezione del primo e talora del secondo, che sono fusi col capo; solo negli Anisopodi o Tanaidacei esiste un piccolo scudo che si estende sui due primi segmenti toracici e sui lati, per costituire una piccola cavità branchiale; in tal caso il ...
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MARZOCCO
Bernardino Barbadoro
. Figura scolpita o dipinta di un leone sedente, che con la branca destra alzata sostiene lo scudo col giglio, come insegna del comune di Firenze. Innalzata sulle piazze [...] delle città sottomesse, era segno visibile di giurisdizione fiorentina. Impresa e nome sembra derivassero dalla statua di Marte, che, rimasta per secoli all'imbocco del ponte Vecchio, fu travolta, insieme ...
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OTTAVO
Giuseppe Castellani
. Sono parecchie le frazioni di monete che assumono questa denominazione accompagnata dal nome dell'intero: a Venezia l'ottavo dello scudo da 8 lire, dello zecchino d'argento, [...] dello scudo della croce da 7 lire e del ducato d'argento con S. Giustina; a Firenze, Mantova, Castiglione, l'ottavo di doppia o quarto di scudo d'oro; a Mantova e Tassarolo l'ottavo di tallero, ecc.
Bibl.: E. Martinori, La moneta, Roma 1915. ...
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Moneta di mistura, coniata a Napoli dagli Aragonesi, che riporta sul verso il busto del re coronato, sul recto lo scudo inquartato d’Aragona e di Napoli. ...
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Moneta coniata nel 1278 nella zecca di Napoli da Carlo I d’Angiò, in oro e in argento, con lo scudo bipartito di Francia e Gerusalemme sul recto e la scena dell’Annunciazione sul verso (ebbe perciò anche [...] la denominazione di saluto). La moneta d’oro ebbe breve durata, mentre quella d’argento, attraverso varie modifiche (prima e più importante quella di Carlo II d’Angiò del 1303 che le procurò il nome di ...
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trace Nell’antica Roma, gladiatore (lat. Thrax) che combatteva con armi dei Traci (coltello con lama ricurva e punta acuta, piccolo scudo convesso di forma quadrata). ...
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protezione
Solo in Pd XII 53, dov'è detto che la fortunata Calaroga (Calaruega, città della Vecchia Castiglia) è sotto la protezion del grande scudo / in che soggiace il leone e soggioga, " cioè sotto [...] la difensione... del grande defensore, cioè del re di Spagna, cioè di Castella... ma qui pone lo scudo per lo defensore: imperò che, come lo scudo difende l'uomo che si quopre con esso; così le città sono difese da la potenzia del re, sotto lo quale ...
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scudo
s. m. [lat. scūtum e scūtus «scudo oblungo»]. – 1. a. Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (è ancora in uso per tale scopo esclusivam. presso popoli primitivi) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di...
scudato
(o scutato) agg. [dal lat. scutatus, der. di scutum «scudo»]. – Armato di scudo; detto oggi quasi esclusivam. di cannoni leggeri o mitragliere quando siano protetti da una leggera corazza posta a cavallo della volata.