Moneta d’oro fatta coniare da Carlo I d’Angiò (1266-85) a Barletta e poi a Messina in sostituzione dell’augustale.
R. si dissero pure varie monete d’oro e d’argento emesse in Sicilia e Sardegna dagli Aragonesi. [...] Con l’accrescersi della potenza spagnola si ebbero moltissime monete italiane con il nome e valore di un r., mezzo r., e la moneta con il valore di 8 r., cioè di uno scudo spagnolo, detta appunto pezza da 8 reali. ...
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triscele Figura simbolica formata da tre gambe che partono da un centro comune, frequente nella monetazione greca e romana e creduta simbolo, di origine orientale, della Luna, o più comunemente del Sole [...] . In Sicilia appare prima su monete siracusane di Agatocle (317-289 a.C. ca.). Divenne poi simbolo dell’isola. In relazione con la Sicilia si trova su monete romane del 1° sec. a.C. Nei vasi appare come contrassegno di scudo. È detta anche triquetra. ...
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Comune della prov. dell’Aquila (43,1 km2 con 952 ab. nel 2007).
Fu feudo dei conti di Celano e dei Piccolomini.
Nella vicina necropoli fu ritrovato il Guerriero di C. (metà 6° sec. a.C.; Chieti, Museo [...] nazionale), uno dei più importanti reperti delle antiche culture italiche. Si tratta di una statua di guerriero eroizzato, scolpita in un solo blocco di calcare (2,09 m), con armi e un gran copricapo a tesa, forse uno scudo. ...
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spadino Arma bianca, derivata dalla spada, con lama sottile, impiegata per duello particolarmente nei sec. 17° e 18.
Spada di minori dimensioni di quella propriamente costituente arma, che deve essere [...] argento filigranato, che in molte regioni d’Italia le donne portavano infilato nelle trecce (Lazio, Lombardia, Alto Adige ecc.). Scudo s. (o semplicemente spadino) Denominazione dello scudo d’argento emesso (1630) da Carlo Emanuele I duca di Savoia. ...
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efebia
Istituzione nota soprattutto per Atene, ma di cui è attestata l’esistenza anche in altre città greche. All’età di 18 anni i giovani ateniesi liberi erano presentati dal padre all’assemblea del [...] sorveglianza di speciali magistrati elettivi e ricevevano un’educazione militare, letteraria e musicale. Dopo un anno avevano dallo Stato scudo e lancia, e, prestato giuramento, servivano per un anno (o due) nella difesa delle frontiere, dopo di che ...
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Fondatore (m. Brissarthe 866) della dinastia robertiana di Francia e antenato dei Capetingi; fu rettore dell'abbazia di Marmoutier (852). Dopo l'856 si segnalò come uno dei feudatarî indisciplinati nei [...] Senna e il titolo marchionale (861), con il compito di combattere contro Bretoni e Normanni. Contro questi ultimi lottò energicamente e con successo fino a quando cadde in battaglia mentre, secondo la leggenda, combatteva senza scudo e senza corazza. ...
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Armatura difensiva del capo.
Storia
L’uso dell’e. inizia nell’Età del Bronzo. Gli Egiziani non lo usarono e nelle scene di guerra lo portano solo i mercenari asiatici e occidentali. Nei monumenti mesopotamici [...] non deve superare i cinque settimi del lato superiore dello scudo. Di norma sopra lo scudo viene situato un solo e. ma se ne possono sono numerosi vengono posizionati anche ai lati dello scudo: quelli alle estremità destra e sinistra appartengono, di ...
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Araldica
Dal latino circinus «compasso» o «cerchio», detto anche burletto, è un cerchio di stoffa arrotolata ripieno di borra, che riprende i colori dello stemma. Veniva posto sopra l’elmo per trattenere [...]
Il c. si blasona soltanto quando i suoi colori sono diversi dai lambrecchini. Fa parte degli ornamenti esteriori dello scudo e in particolare del timbro (➔).
Biologia
In embriologia, c. (o piega) midollare, il sollevamento, sui lati e sul davanti ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] e striature, dal bianco latteo al bruno.
Araldica
Colori, metalli e pellicce usati per colorare o rivestire sia il campo dello scudo sia le figure e le pezze poste su di esso. Il nome deriva dall’antico uso di porre sui sorcotti dei cavalieri ...
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Qualsiasi oggetto di cui l’uomo si serve come mezzo materiale di offesa o di difesa. In senso ampio, può costituire quindi un’a. ogni oggetto che sia impiegato a tali fini; ma in senso stretto sono dette [...] o di taglio (coltello, pugnale, baionetta, spada ecc.), e per estensione anche la cosiddetta a. da difesa (elmo, scudo, corazza, per quanto riguarda il passato, cui attualmente potrebbe aggiungersi, per es., il giubbotto antiproiettile); l’a. da ...
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scudo
s. m. [lat. scūtum e scūtus «scudo oblungo»]. – 1. a. Arma da difesa utilizzata un tempo a scopo bellico (è ancora in uso per tale scopo esclusivam. presso popoli primitivi) e attualmente dalle forze di polizia durante il servizio di...
scudato
(o scutato) agg. [dal lat. scutatus, der. di scutum «scudo»]. – Armato di scudo; detto oggi quasi esclusivam. di cannoni leggeri o mitragliere quando siano protetti da una leggera corazza posta a cavallo della volata.