Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] , rivelano attenzione alla riflessione contemporanea, dal neokantismo a H. Bergson, e rendono complessa e poliedrica la poetica cubista: la messa in discussione di ogni elemento pittorico, spazio, forma, colore, tecnica (in particolare ➔ collage), si ...
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LAURENS, Henri
Corrado MALTESE
Scultore, nato a Parigi il 18 febbraio 1885. Vive a Parigi. Fu introdotto al cubismo da Braque nel 1911 e la sua prima importante sculturacubista in gesso è del 1912. [...] il ferro tra il 1913 e il 1914 e il legno e metalli varî tra il 1915 e il 1920 (costruzioni cubiste e bassorilievi policromi). Cominciò ad abbandonare il cubismo rigoroso verso il 1925, adottando una concezione plastica "organica" e sempre poggiante ...
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GILIOLI, Èmile
Maria Sicco
Scultore, nato a Parigi il 10 giugno 1911. Dopo aver passato gli anni giovanili in Italia lavorando come fabbro, ha frequentato nel 1928 l'Ècole des arts décoratives di Nizza [...] lavora a Parigi. Sue opere si trovano nei musei d'arte moderna di Parigi e New York e alla Tate Gallery di Londra.
Scoperta la sculturacubista e influenzato dall'opera di Brancusi e Duchamp-Villon, G. si evolve rapidamente verso l'astrazione. Le sue ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] i graffiti delle facciate. In scultura notevoli le pale d’altare e le sculture monumentali. Particolare importanza ebbe il dallo Jugendstil (A. Mucha). Particolare rilievo ebbero la ricerca cubista (E. Filla, B. Kubišta, O. Gutfreund), surrealista ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] una connotazione dichiaratamente polemica. Gli ulteriori sviluppi delle arti figurative sono stati fortemente influenzati dalla rivoluzione cubista, capovolgimento radicale della visione prospettica rinascimentale.
Per p. aerea si intende l’uso degli ...
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Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] e s'iscrisse all'Académie de la Grande-Chaumière. Dal 1925 al 1928 eseguiva sculture di carattere decisamente cubista. Nel 1929 aderì al movimento surrealista, realizzando degli objets e delle constructions-cages (Boccia sospesa, 1930, Zurigo, ...
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Pittore (Konokkala 1894 - Parigi 1956), nipote del musicista Cesare Pugni, noto anche sotto la forma francesizzata del nome, Jean Pougny. La sua formazione avvenne a Parigi, dove studiò all'Académie Julian [...] (1910) e fu in contatto con l'ambiente cubista (1913). A Pietroburgo fece parte del gruppo d'avanguardia, esponendo con K. S. Malevič, V. E. sua ricerca astratta con composizioni in cui la scultura e il collage si uniscono ai mezzi puramente ...
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Pittore francese (Chatou 1880 - Garches, Parigi, 1954). Amico di Vlaminck e di Matisse. D. fu tra le figure più significative del fauvismo ma, già dal 1906, una meditata lettura dell'opera di Cézanne e [...] , senza tuttavia giungere a una completa identificazione con la poetica cubista. In seguito, e soprattutto dopo il viaggio in Italia nel 1919 a Il barbiere di Siviglia per il Festival di Aix-en-Provence nel 1953), all'illustrazione e alla scultura. ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] art). Prevalse poi la ricerca nell'ambito del linguaggio cubista al quale si associano anche modi di derivazione futurista ( Cézanne. W. si dedicò anche alla scultura (intorno al 1915 creò le prime sculture astratte) e alla grafica. Pubblicò Cubists ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] storico-romantico) con un altro (del processo-industriale-cubista) ma senza rendersene conto", e dopo aver incombente e l'altro serenamente disteso, per suscitare, anche con le sculture, senso diverso, o la marea del divenire, turbata e presaga ...
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rilievo
rilièvo s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. Il fatto di rilevare, cioè di sporgere, di aggettare da una superficie, e, per estens., lo spicco di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto della luce o per vivacità di colore,...
neoplasticismo
s. m. [comp. di neo- e plasticismo]. – Corrente artistica olandese nata nel 1916 con la formazione del gruppo De Stijl, che si proponeva, superando le posizioni cubiste, una assoluta razionalità e purezza formale, nell’armonica...