Pittore e scultore (Malaga 1881 - Mougins, Alpi Marittime, 1973). Tra i protagonisti assoluti dell'arte del Novecento, ha rappresentato uno snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea.
Vita [...] , specialmente nelle nature morte, alla scomposizione di tipo cubista.
Contro la corrente classicistica, che domina in tutta 1963 fu aperto a Barcellona il Museo Picasso, con dipinti, sculture e opere grafiche picassiane donate da J. Sabartés. Nel ...
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Nell’arte figurativa, dipinti che hanno come soggetto fiori, frutta, pesci, cacciagione, o vari oggetti d’uso.
La n. si configura nell’arte occidentale come genere pittorico autonomo dal 17° sec.; queste [...] fin dai tempi più antichi nella pittura e nella scultura sia come figurazioni autonome sia in contesti narrativi: P. Cézanne, V. van Gogh; e, nel 20° sec., nell’ambito cubista, nel purismo. Alcuni pittori, come G. Morandi, ne fanno il tema quasi ...
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Pittore (Asnières 1929 - Parigi 1961). Studiò a Parigi e, dopo un periodo d'ispirazione cubista, produsse una serie di papiers choisis, collage fatti con fotografie pubblicitarie, e opere dipinte in cui [...] reali o fotografie, per le quali può essere considerato uno dei primi rappresentanti del Nouveau réalisme. Si dedicò anche alla scultura e alla poesia. Un consistente nucleo di opere è conservato al Musée national d'art moderne di Parigi. Morì ...
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Artista ceco (n. Liberec 1941). Trasferitosi in Germania (1948), si è formato a Krefeld e Düsseldorf. Dal 1962 a Berlino si è dedicato alla pittura ditirambica, sulla quale nel 1966 ha pubblicato anche [...] un manifesto. Dedicatosi poi a temi militareschi e a paesaggi, dal 1981, suggestionato dal "primitivismo" cubista, ha sperimentato la scultura, trasferendo sui soggetti naturalistici e mitologici i colori della pittura. L. è anche autore di poesie. ...
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NEVELSON, Louise
Laura Malvano
Scultrice, nata a Kiev il 23 settembre 1899. Emigrata con la famiglia nel 1905 negli Stati Uniti, la sua formazione avvenne a New York dove studiò pittura all'Art Students [...] Gerusalemme nel 1965 ("Omaggio a 6.000.000"), e la grande scultura per la città di New York (1972). Le prime sculture sono forme semplificate e rigorose, di chiara derivazione cubista, ed eseguite in terracotta, bronzo, alluminio. A partire dal 1954 ...
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MAZZACURATI, Marino
Corrado MALTESE
Scultore, nato a Galliera (Bologna) il 22 luglio 1908. Ha esposto per la prima volta a Venezia nel 1926 (Ca' Pesaro), poi ha lavorato per due anni a Roma nello studio [...] , 1942, ecc.) si è dedicato ora prevalentemente a una scultura di altissima decorazione, nella quale cerca di avvalersi di tutte le più vivaci esperienze artistiche europee di tipo cubista e futurista.
Bibl.: G. Piovene, Marino Mazzacurati, in Arte ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] nato nell'ambito della pittura, ma il fenomeno investe anche la scultura (più limitatamente), la musica, la letteratura, il teatro e il è di ordine formale: l'appello è rivolto a cubisti, futuristi e impressionisti senza distinzioni; ma è di ordine ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] ritmi geometrici di derivazione quasi più concretista che cubista, mentre Santomaso, con la serie delle tempesti, Arte dell’Italia fascista, Milano 1976; Paolo Fossati, Pittura e scultura fra le due guerre, in Storia dell’arte italiana, VII, Il ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] Alle spalle dell'esperienza pop c'è semmai il collage cubista (la Lippard cita in particolare il Piatto con i wafers un puro evento durante il quale l'opera d'arte (una grande scultura) si costruisce da sé e va incontro alla propria autodistruzione. L ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] che avevano trovato una collocazione tra le istanze post-cubiste e quelle espressive individuali, costituendo un nucleo di vastissima ci dice che ormai non valgono né pittura, né scultura; il dinamismo plastico di Boccioni si sviluppa come dinamismo ...
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rilievo
rilièvo s. m. [der. di rilevare]. – 1. a. Il fatto di rilevare, cioè di sporgere, di aggettare da una superficie, e, per estens., lo spicco di un oggetto che, per nettezza di contorni, per effetto della luce o per vivacità di colore,...
neoplasticismo
s. m. [comp. di neo- e plasticismo]. – Corrente artistica olandese nata nel 1916 con la formazione del gruppo De Stijl, che si proponeva, superando le posizioni cubiste, una assoluta razionalità e purezza formale, nell’armonica...