La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] e da traduttori a lui vicini. Un simile rinnovato interesse per la filosofia può essere spiegato dall'ascendente che la scuolaaristotelica andalusa del XII sec. esercitò sui traduttori di Toledo Michele Scoto (1175 ca.-1236) ed Ermanno il Tedesco ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] di un tipo di sapere che intende distinguersi dalla speculazione filosofica e, soprattutto, dalla tradizione aristotelica imperante nelle scuole. Ma già in Descartes la distinzione diventa labile: la fisica cartesiana, e razionalista in genere ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] naturale’ nel moto all’ingiù avvicina Galileo piuttosto a Lucrezio che ad Aristotele, ma non toglie che il moto rettilineo dei corpi seguiti a individuato tutti gli altri presupposti.
Descartes e la scuola di Cambridge. D’altro canto R. Descartes ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] Diritto
A. economica del diritto (in ingl. Law and Economics). Scuola di pensiero normativa e positiva la cui nascita può essere datata agli negli elementi semplici che lo compongono. Nella logica aristotelica l’a. sta a indicare il procedimento ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] idee nell’intelletto.
Tanto forte rimase il peso della tradizione aristotelica per la definizione del concetto di t. che I. Newton all’altro. Anche sui t. giornalieri di permanenza a scuola vi sono orientamenti differenti: in vari paesi l’orario delle ...
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Scienza che studia i corpi celesti, le loro proprietà, natura ed evoluzione. Nel passato si soleva distinguere nettamente una branca dell’a., l’astrofisica, che si occupa specificamente dei processi fisici [...] sempre più complicate correzioni e aggiunte al modello aristotelico. Esse furono lungamente studiate nel periodo alessandrino, in portata a un altissimo grado di perfezione soprattutto dalla scuola matematica francese (in particolare, P.-S. Laplace). ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] originariamente da C. Menger in polemica con le tesi della scuola storica, è stato poi sostenuto anche da M. Weber (che approfondendo questo concetto nella polemica contro gli atomisti, Aristotele affermò che l’individualità concreta è il sinolo, ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] 39) influenzò profondamente tutta la filosofia inglese, una scuola destinata a svilupparsi.
L’accettazione di un consapevole realismo . Viene così abbandonata la concezione platonico-aristotelica del linguaggio sostenuta da Wittgenstein nel Tractatus ...
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GEOGRAFIA
Roberto Almagià
(gr. γεωγραϕία)
Nome e concetto
di Roberto Almagià
La geografia, come scienza, risale, come è dimostrato dallo stesso nome, all'età greca, e da allora fino ai nostri giorni [...] nell'organismo dottrinario della scolastica, vengono attaccate, specialmente in Italia, dalle nuove scuole filosofiche (Telesio, Bruno); il sistema aristotelico resiste ancora per tutto il Cinquecento, ma appaiono sempre più manifesti gl'indizî ...
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Teatro
Dominique Fernandez
sommario: 1. La fine di un'epoca. 2. Pirandello apre la crisi del teatro drammatico. 3. Brecht impone il teatro epico. 4. Parentesi sull'Ottobre teatrale. 5. Il teatro dell'assurdo. [...] suo insieme, quale la si conosceva e praticava dal tempo di Aristotele e del teatro del Rinascimento.
Eppure, a un'analisi più del mondo, anche quelli che non appartengono a una scuola precisa e non si richiamano a un determinato movimento. ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
peripatetico
peripatètico agg. e s. m. [dal lat. peripatetĭcus, gr. περιπατητικός, der. di Περίπατος, propr. «la Passeggiata»: v. peripato1] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., appartenente o relativo alla scuola aristotelica, i cui...