Filosofo greco della scuolacirenaica, vissuto in Alessandria verso il 300 a. C. Trasformò l'edonismo positivo di Aristippo, di cui fu discepolo, in un edonismo negativo: il fine della vita umana è, sì, [...] il piacere (come vuole Aristippo), ma questo deve essere concepito come stato negativo, ossia come assenza di dolore e di affanno. Ma poiché ciò è molto difficile a conseguirsi nella vita, appare desiderabile ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] , finì venduto schiavo sul mercato di Egina, dove fu però riscattato da un Anniceride di Cirene (da non confondere con l'omonimo pensatore della scuolacirenaica, vissuto assai più tardi). Tornato in maniera così fortunosa ad Atene, P. vi fondò (387 ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] democritea, fortemente permeata di elementi scettici, e soprattutto col relativismo soggettivistico della sofistica protagorea e della scuolacirenaica. La sua figura di iniziatore dello scetticismo ha assunto col tempo un carattere sempre più mitico ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene. [...] Seguace di Aristippo, promosse, nella scuolacirenaica, quello spostamento dell'ideale edonistico dal piacere dell'istante alla soddisfazione duratura, bisognosa per il suo raggiungimento della saggezza pratica, che fu poi pienamente attuato da ...
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Filosofo (fine 4º, inizî 3º sec. a. C.), rappresentante dell'ultima evoluzione della scuolacirenaica; secondo lui il fine supremo della vita è non già il piacere immediato ed egoistico, ma quello "simpatico", [...] quello cioè derivante dall'amicizia, dalla riconoscenza, dall'amore per la famiglia e per la patria, tornando così a recuperare i tradizionali motivi dell'altruisno e del sacrificio ...
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ARISTIPPO (᾿Αρίστιππος Aristīppus)
P. E. Arias
Filosofo, fondatore della scuolacirenaica; pare fosse vivente nel 366 a. C. e che incontrasse Platone nel 351 a. C. in Sicilia. Non abbiamo alcuna certezza [...] per l'identificazione del ritratto di questo filosofo; essa si deve ad un'ipotesi del Crome che si è basato sull'accoppiamento, in un'erma di Compiègne, di una testa barbata, a suo tempo ritenuta dal Poulsen ...
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TELLINI, Enrico
Gianluca Fulvetti
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 95 (2019)
Nacque a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) il 26 agosto 1871 dal magistrato Angelo e da Egidia Masini. Ebbe due [...] padre presiedeva il tribunale. In Lunigiana frequentò le scuole elementari e le classi ginnasiali inferiori presso il dagli ufficiali ottomani. Quindi fece parte della spedizione in Cirenaica della 4a divisione del generale Giulio Cesare Tassoni, ...
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Filosofo neoplatonico (n. Cirene 370 circa - m. 413 circa). Studiò ad Alessandria alla scuola di Ipazia; si avvicinò poi agli gnostici. Fu per tre anni a Costantinopoli, quindi ad Atene. Tornato in patria, [...] fu spinto dall'invasione della Cirenaica da parte dei barbari (405) a farsi soldato, finché nel 411, benché probabilmente non ancora neppur battezzato, accettò dopo molte incertezze la cattedra vescovile di Tolemaide. Nella nuova carica ebbe grandi ...
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cirenaico
cirenàico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Cyrenaicus, gr. Κυρηναϊκός] (pl. m. -ci). – Relativo a Cirene o alla Cirenaica, rispettivam. città della Libia e regione dell’Africa settentr.: scuola c., scuola filosofica di derivazione...