Indirizzo di filosofia sociale, di teoria e ricerche sociologiche sorto all’Institut für Sozialforschung di F. nel 1923 ed esauritosi negli anni 1970. Tra i suoi maggiori esponenti vi furono M. Horkheimer, [...] Hegel, Marx e Freud, e integrando approcci sociologici, politologici, economici, psicologici e filosofici, la scuoladi F. ha sviluppato una ‘teoria critica della società’ che, sulla scorta della categoria hegeliana della totalità, concepisce la ...
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(ted. Frankfurt am Main) Città della Germania (659.021 ab. nel 2007), nell’Assia, sorge a 91 m s.l.m. nella valle del Meno, estesa prevalentemente sulla destra del fiume, circa 30 km a E del suo sbocco [...] stabilì che, in caso di spartizione dei possedimenti asburgici, la Moravia e l’Alta Slesia sarebbero state cedute alla corte di Dresda.
Quello del 1871 pose termine alla guerra franco-prussiana.
Per la ScuoladiFrancoforte ➔ Francoforte, scuoladi. ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] il lavoro si oggettivi in un prodotto che ha la forma di merce, bensì nel fatto che esista un’oggettività naturale, esterna e della tecnica, s’incontra anche negli autori della cosiddetta scuoladiFrancoforte (M. Horkheimer, T.W. Adorno e H. Marcuse ...
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opinióne pùbblica Giudizio e modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di opinione pubblica, intesa anche come sistema di credenze sulla [...] contesto fortemente caratterizzato dalla concorrenza sempre più dinamica tra i mezzi di comunicazione, dal filosofo tedesco J. Habermas, esponente della scuoladiFrancoforte. Nella sua opera Storia e critica dell'opinione pubblica (1962), Habermas ...
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Filosofo e sociologo tedesco (n. Düsseldorf 1929). Allacciandosi alle tesi della scuoladiFrancoforte e al pensiero di C. S. Peirce, ha dato risalto ai problemi della comunicazione e alla funzione dell'opinione [...] della razionalità come dialogo non soggetto a condizioni di dominio.
Vita
Docente all'Institut für Sozialforschung diFrancoforte dal 1956, all'univ. di Heidelberg dal 1961, a quella diFrancoforte dal 1964; dal 1971 direttore del Max Planck ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] e sociale, cioè atto a vivere in una s. razionalmente organizzata.
Stato di natura e s. civile
T. Hobbes per primo afferma che l’uomo la sociologia critica della scuoladiFrancoforte ha accusato la s. industriale di essere una macchina infernale ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuoladiFrancoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] fu Schönberg, col quale A. entrò in contatto a Vienna. Laureatosi in filosofia nel 1924, nel 1931 fu nominato libero docente di filosofia all'università diFrancoforte. Nel 1930 A. aveva iniziato a collaborare con l'Institut für Sozialforschung ...
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Filosofo tedesco (n. Colonia 1921 - m. 2023); dal 1963 prof. di sociologia ed epistemologia all'univ. di Mannheim (dal 1989 prof. emerito). A. sostiene una sorta di razionalismo critico che intende riallacciarsi [...] a Kant e a Weber e soprattutto alla logica e alla metodologia di K. Popper. Di qui la sua polemica contro le correnti ermeneutiche e dialettiche e la ScuoladiFrancoforte. Secondo A. occorre svolgere una critica costruttiva che sappia "allacciare i ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] il Sartre del 1960 e La critique de la raison dialectique; in Italia include i 'gramsciani'; in Germania tocca la ScuoladiFrancoforte. Di contro, invece, si colloca in forte polemica il Marx non storicista né umanista, ma 'scienziato', in Italia ...
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Se guardiamo al numero altissimo di trattati e saggi dedicati formalmente all'e. nel secolo scorso e nei primi decenni del Novecento, pubblicati appunto sotto l'etichetta ufficiale di "estetica", lo confrontiamo [...] diverso - militante più che interpretante o scientifico - degli autori che vengono designati di solito con l'etichetta della "scuoladiFrancoforte": W. Benjamin, Th. W. Adorno, H. Marcuse. Il problema, qui, è non tanto l'esame - immanente ...
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alienazione
alienazióne s. f. [dal lat. alienatio -onis]. – 1. a. Atto giuridico con cui si trasferiscono ad altri soggetti una proprietà o un diritto su beni del proprio patrimonio, mediante vendita, donazione, mutuo, ecc. b. L’atto e il...
lockdown
s. m. inv. Isolamento, chiusura, blocco d’emergenza; usato anche come agg., separato e isolato dall’esterno al fine di essere protetto. ♦ Nell'area di Usti nad Labem Strasse – nella quale si trovano anche un centro per bambini e un...