(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] medievali pisani (1974) e fiorentini; G. De Angelis d'Ossat, maestro della ''scuolaromana'' di storia dell'a., per i suoi contributi sulle influenze bizantine nell'a. romanica (1942) e sull'a. ravennate (1962). In questo gruppo si distingue l'opera ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] , nati tutti nel 1913. Del primo sono famose la fertilità di invenzioni e la felicità narrativa fino dagli anni della scuolaromana. Da allora egli ha prodotto, continuamente rinnovandosi, un gran numero di opere tra le più alte della nostra scultura ...
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Storico dell'architettura, nato a Orvieto il 2 gennaio 1911. Professore ordinario (1962-65) di Storia dell'arte e Storia e stili dell'architettura nell'università di Palermo, è stato chiamato poi all'università [...] quale forma-struttura-immagine. La sua adesione all'estetica crociana ha indicato una decisa svolta rispetto alla scuolaromana di G. Giovannoni anche nello studio dell'architettura del Rinascimento, Da Bramante a Michelangelo (1960), che ha ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] sembra più degli altri legato al pittore fiorentino, mentre la direzione dell'impresa era però oramai passata a maestri di scuolaromana, tra cui emerge Jacopo Torriti. A questo autore viene da tutti i critici concordemente attribuita, per le palmari ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] l'attività di lapicidi assai raffinati, probabilmente di provenienza romana, che portò alla realizzazione della serie di capitelli di Mortari, cat., Viterbo 1954, pp. 7-13; I. Faldi, Scuolaromana seconda metà secolo XII, ivi, pp. 17-24; L. Grassi, ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] quale forma simbolica. Giocano un ruolo notevole in ciò gli approfondimenti degli studi urbani, avviati dalla cosiddetta ''scuolaromana'' e dai riusciti interventi neoeclettici, che vanno, per es., dal neorealismo di M. Ridolfi al neoliberty della ...
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Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto terziarie, [...] numerosi e pregevoli studi di geografia urbana della scuola anglosassone, ha fatto parlare, non del tutto propriamente (con una libertà non garantita da un trattato, ma concessa dai Romani).
In tutta l’area dell’antico Impero Romano, a partire dal ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] priva di scaffali e ornata di statue. Le b. di età romana presentano invece ampie sale con nicchie per gli scaffali: b. di scrittorio; nel recinto delle moschee sorsero i padiglioni delle scuole (madrasa).
Nel tardo Medioevo e nel Rinascimento si ...
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Denominazione che dovrebbe, a rigore, riferirsi soltanto all’attività degli artisti delle Fiandre, ma la preminenza sociale, politica e culturale di quella contea ha fatto sì che tale denominazione si [...] grande impatto in tutta Europa e nei secoli successivi: la ritrattistica in particolare influenzò la grande scuola spagnola del siglo de oro. I cosiddetti romanisti, tra la metà del 16° e il 17° sec. diffondono una pittura che manifesta fortemente ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...