NANNI, Giovanni (Annio da Viterbo). – Nacque a Viterbo da famiglia artigiana (sappiamo solo di un nonno macellaio, che occupò per una volta il priorato)
Riccardo Fubini
, e la regolare assenza nei documenti [...] ciò contraddetto dal giovane Donato Acciaiuoli, anch’egli studioso di Aristotele, secondo il quale il filosofo aveva negato la virtù al cugino Tommaso) riproducono i temi della scuola viterbese, contraffazioni epigrafiche comprese. Seguono gli ...
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FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] a Federico, ma questa volta restituendolo ad Aristotele e senza ricordare l'imperatore a suo tempo Paravicini Bagliani, Palermo 1994, pp. 439-458; F. Brugnolo, La Scuola poetica siciliana, in Storia della letteratura italiana, a cura di E. Malato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giustizia
Roberto Artoni
Il pensiero economico italiano ha dato notevoli contributi all’elaborazione del concetto di giustizia soprattutto a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Mentre in epoche [...] il concetto di giustizia (specie nell’accezione, di origine aristotelica, di giustizia distributiva e, più in generale, di i suoi teorizzatori proprio tra le fila di quanti simpatizzano per la Scuola storica, come è il caso di Luzzatti, il quale fu ...
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GIMMA, Giacinto
Cesare Preti
Nacque a Bari il 12 marzo 1668 da Giovanni e Antonia Catalano. Di origini modeste - il padre era calzolaio - perse la madre e due sorelle quando era ancora in giovane età, [...] attacco polemico portato al Musitano da un esponente della scuola galenica, P.A. De Martino, e la Lavoro critico, XI-XII (1988), pp. 91-124; A. Iurilli, Aristotelici ed investiganti nella biblioteca di un abate "fin de siècle", in Accademie ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] classificazione albiniana (II secolo d.C.), che univa la tripartizione stoica e la bipartizione aristotelica delle scienze. Il lavoro fu molto diffuso nella scuola di Guarino, e nel 1476 l'umanista olandese Rodolfo Agricola compose, sulla falsariga ...
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MARTINI, Giambattista (Giovanni Battista). – Nacque a Bologna il 24 apr. 1706 da Antonio Maria e Domenica Maria Felici, «sub parochia Sanctae Christinae Petraelatae» (Busi, p. 3)
Elisabetta Pasquini
La [...] solo piacere sensibile la ferma convinzione (di platonica e aristotelica memoria, nelle sue finalità morali e religiose) che , n. 19, pp. 81-88; G. Vecchi, Ricordando una importante scuola. IIa: a proposito dei recitativi liturgici (G.B. M., «Storia ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile
Jonathan Salina
Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i quali, [...] 1923), uno spazio considerevole alla logica classica e aristotelica. Ciononostante, resta da notare che la nozione
Bibliografia
E. Grassi, Sviluppo e significato della scuola fenomenologica nella filosofia contemporanea, «Rivista di filosofia», ...
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MARZIO, Galeotto (Galeottus Narniensis)
Gabriella Miggiano
– Nacque a Narni dal notaio Stefano, appartenente a una nobile famiglia che si fregiava dell’insegna araldica di un grifo rosso coronato d’oro [...] sul vantato ruolo nelle milizie pontificie.
Nel 1445 risulta alla scuola di Guarino Guarini a Ferrara, dove nel 1447 strinse amicizia fenomenologico più che divinatorio, nella convinzione aristotelica che «animus sequitur corporis inclinationem» (c ...
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Sigieri (Sighieri) di Brabante
Cesare Vasoli
Filosofo del XIII secolo, ricordato da D. nel passo di Pd X 136, nel gruppo degli spiriti sapienti.
I dati della sua giovinezza sono molto oscuri; e, in [...] grandi pensatori a lui cari, senza settarismo di scuola ". Queste tesi egli ha sempre sostenuto, con 1955; A. Zimmermann, Die Quästionen des Sigier von Brabant zur Pbysik des Aristotele:, Colonia 1956; B. Nardi, Un'importante notizia su scritti di S. ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] dono di Ippocrate ai mortali, e in Cv IV VI 15 provvide Aristotele di ingegno quasi divino; v. anche III V 7). Nello XIX (1952) 39-66; T. Gregory, L'idea di n. nella scuola di Chartres, in " Giornale critico della filosofia italiana " XXII (1952) ...
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scolastico1
scolàstico1 agg. [dal lat. scholastĭcus, gr. σχολαστικός, der. di schola, gr. σχολή: v. scuola] (pl. m. -ci). – 1. a. Di scuola, della scuola, relativo alla scuola, destinato alla scuola: ordinamento, calendario, orario s.; l’inizio,...
peripatetico
peripatètico agg. e s. m. [dal lat. peripatetĭcus, gr. περιπατητικός, der. di Περίπατος, propr. «la Passeggiata»: v. peripato1] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., appartenente o relativo alla scuola aristotelica, i cui...