razionalita
razionalità
Facoltà propria degli esseri dotati di ragione. Tale concetto attraversa vari settori d’indagine culturale del Novecento e acquisisce significati diversi nelle varie discipline [...] il comportamento umano in quanto orientato verso uno scopo. Riprendendo nozioni metodologiche elaborate originariamente nella scuolaaustriaca di economia (segnatamente da C. Menger), Weber definì razionale quell’azione che, basata su una ...
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grande depressione
Ester Faia
Profonda crisi finanziaria economica, iniziata negli Stati Uniti con il crollo della Borsa valori di New York (ottobre 1929) e protrattasi per un decennio. La g. d. è stata [...] che imputano la causa della g. d. a ragioni istituzionali, come le caratteristiche del mercato del lavoro. La scuolaaustriaca, invece, pensa che il precedente periodo di espansione avesse portato a un’eccessiva accumulazione del debito e a una ...
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Mises, Ludwig von
Economista austriaco naturalizzato statunitense (Lemberg 1881 - New York 1973). Esponente di spicco della seconda generazione della scuolaaustriaca (➔ austriaca, scuola). Formatosi [...] alla facoltà di legge dell’Università di Vienna, dal 1909 fu segretario alla Camera di commercio di Vienna e consulente economico del cancelliere. Dal 1913 libero docente all’Università di Vienna, ebbe ...
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Rae, John
Economista e medico scozzese (Aberdeen 1796 - New York 1872). Emigrò in Canada nel 1822 per trasferirsi in California e nelle isole hawaiane di Maui. Si dedicò all’insegnamento e alla professione [...] political economy (1834), R. criticò le teorie di A. Smith e avanzò una teoria del capitale apprezzata dalla scuolaaustriaca (➔ austriaca, scuola), soprattutto da E. Böhm-Bawerk (➔). Tra gli economisti che riconobbero il valore della sua opera: J.S ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] (e poi in URSS) la propria fonte di ispirazione.
Non a caso fu la Scuolaaustriaca di economia a condurre una decisa battaglia contro la Scuola storica tedesca (G. Schmoller) - accusata di giustificare una gestione 'politica' delle risorse in nome ...
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MERCATO (XXII, p. 878)
Siro LOMBARDINI
Guglielmo TAGLIACARNE
Le forme di mercato. - Per forma di m. si intende, nell'analisi economica, l'insieme delle caratteristiche che concorrono a determinare [...] sul m. vi è un solo venditore ed un solo richiedente. Questa affermazione sarà ripresa e sviluppata dagli economisti della scuolaaustriaca (C. Menger e E. Böhm Bawerk) e da Marshall. Nel monopolio bilaterale, sia il richiedente sia l'offerente hanno ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] solo la fenomenologia e l'esistenzialismo in filosofia, ma anche tutte quelle correnti della psicologia scientifica - dalla scuolaaustriaca a quella di Würzburg (O. Külpe), fino alla Gestalttheorie - che ritennero subito eccessivamente restrittivo l ...
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SCAMBÎ INTERNAZIONALI
Orlando D'ALAURO
Nell'ultimo trentennio la teoria degli s. i. è stata sottoposta ad analisi d'indole diversa che hanno integrato o superato gli schemi classici (v. commercio: Commercio [...] .
Haberler accetta, in linea di massima, la teoria classica, che riesamina utilizzando le concezioni fondamentali della scuolaaustriaca e studiando la determinazione dei prezzi d'equilibrio prima in regime di mercato chiuso e successivamente in ...
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STEINDL, Joseph
Claudio Sardoni
Economista austriaco, nato a Vienna il 14 aprile 1912, morto ivi il 7 marzo 1993. Svolti gli studi di economia a Vienna e conseguito il dottorato, fu assunto nel 1935 [...] dall'Österreichisches Institut für Konjunkturforschung, fondato da L. von Mises e frequentato da molti dei principali rappresentanti della Scuolaaustriaca (ne furono direttori F. Hayek e O. Morgenstern). Vi rimase fino al 1938, anno in cui, dopo l' ...
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McCAWLEY, James D.
Giulio Lepschy
Linguista statunitense di origine scozzese, nato a Glasgow il 30 marzo 1938. Laureato in matematica all'università di Chicago (1958), ha poi conseguito un dottorato [...] egli definisce come ''anarco-capitaliste'', ispirate da una parte a P. Feyerabend e dall'altra a F. von Hayek e alla Scuolaaustriaca. In ambito linguistico si muove nella via aperta da Chomsky, si rifà anche all'opera di autori come O. Jespersen e ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...