WIGKSTEED, Philip Henry
Anna Maria Ratti
Economista inglese, nato a Leeds il 25 ottobre 1844, morto a Londra il 18 marzo 1927. Sacerdote unitariano dal 1867 esercitò il suo ministero a Tainton, a Dukinfield [...] di L. Robbins, voll. 2,1933). Fu anzi tra gli economisti inglesi quello più vicino a Jevons e alla scuolaaustriaca e molto contribuì agli ulteriori sviluppi della teoria dell'equilibrio economico nei paesi di lingua inglese. I suoi apporti personali ...
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MACHLUP, Fritz
Economista, nato a Wiener Neustadt il 15 dicembre 1902; residente negli S.U.A. dal 1933, naturalizzato nel 1940; ha insegnato nell'università di Buffalo (1935-47) e dal 1947 è professore [...] al moltiplicatore istantaneo quello seriale, ma non ha mai rinnegato la sua formazione classica e l'attaccamento alla scuolaaustriaca.
Tra le opere ricordiamo: Die Goldkernwährung (Halberstadt 1925); The stock market (Toronto 1940); Gold and the ...
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Sistemi economici comparati
Silvana Malle
L'origine della disciplina
Oggetto, metodologia e finalità
È nell'Ottocento, con la critica dell'economia di mercato e della proprietà privata dei mezzi di [...] di ogni merce. A sua volta Oskar Lange (v., 1937), partendo dal contributo di Taylor, replica alle critiche della scuolaaustriaca - alla quale riconosce il merito di aver contribuito a rendere i socialisti consapevoli del problema dei prezzi in un ...
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ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] . È interessante notare l'analogia tra l'analisi economica formale e il famoso problema - posto dalla teoria del capitale della scuolaaustriaca - di quale sia il momento migliore per tagliare l'albero o per sturare il vino. La risposta è la stessa ...
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FELTRINELLI, Carlo
Luciano Segreto
Nacque a Milano il 27 ag. 1881 da Giovanni e da Maria Pretz, di nazionalità austriaca, in una famiglia di imprenditori del legname che da qualche decennio si erano [...] (1887-1942), crebbe a Milano fino all'ottenimento della licenza ginnasiale e poi prosegui gli studi a Bolzano, in una scuolaaustriaca, imparando in tal modo anche iltedesco.
Nel 1892 Giacomo e il padre del F. costituirono, insieme con i Colombo, una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Marginalismo
Domenico da Empoli
Definizione e storia
Il marginalismo ha avuto inizio nei primi anni Settanta del 19° sec. quasi contemporaneamente in tre diversi Paesi, per un fenomeno di ‘scoperta [...] (1888) di Giuseppe Ricca Salerno che, seguendo la teoria presentata nel 1887 da Emil Sax, esponente della scuolaaustriaca e docente nell’Università di Praga, nel suo volume Grundlegung der theoretischen Staatswirtschaft, estese al settore pubblico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Solidarietà e sussidiarietà
Ivo Colozzi
Una definizione dei concetti
La parola solidarietà ha alla base l’espressione del latino giuridico in solidum, che indicava l’obbligo da parte di un individuo [...] principali illuministi francesi. Per Faucci «Galiani è un precursore dell’individualismo metodologico, che sarà fatto proprio dalla Scuolaaustriaca di Menger e Hayek» (2000, p. 64). Riguardo al tema dell’altruismo o della solidarietà scrive: «Tutti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] .
Genovesi fu il fondatore dell’unica vera e propria scuola di economia del Regno di Napoli. Il patrimonio illuministico e economia «neoclassica», e più precisamente della sua versione «austriaca»: chiunque abbia letto Carl Menger, Ludwig von Mises ...
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Economista e uomo politico (Frascati 1857 - Milano 1924), figlio di Diomede. Rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca, nella sua prosa, economica e politica, breve, nuda, tagliente, [...] , sebbene sia stato spesso classificato tra i massimi assertori dell'edonismo e apprezzato come rielaboratore geniale della scuola marginalistica austriaca. Lo sforzo di aderenza alla realtà fu in lui costante e la stessa economia pura fu da lui ...
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Manager italiano (n. Trieste 1895 - m. 1961), di famiglia ebrea galiziana; fu l'autore della ricostruzione delle telecomunicazioni italiane nel secondo dopoguerra. Intraprese gli studi giuridici all'univ. [...] Padova; nella prima guerra mondiale rifiutò la chiamata austriaca alle armi e combatté da volontario nell'esercito e dalmati, gli è stata dedicata nel 1972 da Sip e STET la Scuola superiore G. Reiss Romoli (L'Aquila), riconfermata dalla TILS S.p.a ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
psicanalisi
psicanàliṡi (o psicoanàliṡi) s. f. [dal ted. Psychoanalyse, comp. di psycho- «psico-» e Analyse «analisi», termine coniato da S. Freud nel 1896. Per coerenza con il criterio costantemente seguito in quest’opera, registriamo e definiamo...