PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe
Pietro Zappalà
PONCHIELLI, Amilcare Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1834 a Paderno (dal 1950 Paderno Ponchielli), nel Cremonese, da Giovanni Maria (1792-1870) e da Caterina [...] per un grand opéra da dare alla Scala, il «dramma lirico» I Lituani (Antonio Ghislanzoni, dal Corrado Wallenrod di Adam Mickiewicz).
Nel febbraio 1873 La Scala diede il ballo Le due gemelle (coreografia di Girolamo Pallerini); nel corso dell’anno ...
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GIUSTI, Salvatore
Ermanno Bellucci
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore, attivo a Napoli fra il 1815 e il 1845. Tradizionalmente la data di nascita viene fissata al 1773 o al 1793; [...] delle sue opere) sia per la necessità commerciale di incontrare il favore dei collezionisti e mercanti stranieri (con la caduta dei Borbone e della loro corte venivano meno buona parte delle committenze locali), si uniformò ai dettami dellaScuoladi ...
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CHIARINI, Marc'antonio
Eugenia Rizzoli
Nacque a Bologna il 10 dic. 1652 da Niccolò, figlioccio di Ludovico Carracci, e da Caterina Fracassati di Budrio. Operò come quadraturista, scenografo, architetto. [...] da ballodi palazzo scuola (fu allievo dell'artista il celebre Pietro Paltronieri detto Mirandolese delledella Storia con annotazioni autografe nella Bibl. dell'Archiginnasio di Bologna, ms. B. 11-12, e gli appunti per la compilazione dell'opera ...
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GALLIARI
Valerio Terraroli
Il capostipite di questa famiglia di pittori, scenografi e quadraturisti originari di Andorno (oggi Andorno Micca in provincia di Biella), fu Giovanni, che è ricordato attivo [...] Bernardino alle cure e alla disciplina dellascuoladi nudo di un certo pittore Tessera, del quale si sa solo che insegnava all'Accademia di Brera: non è casuale, quindi, che le prime operedi Bernardino ricordate dal Paroletti e dall'Avogadro ...
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GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] Ragionamento della Nanna e della Antonia di P. Aretino, ma, oltre al contenuto, restano vaghe anche le date della gestazione dell'opera, visto osservanza petrarchista dellascuola cinquecentesca, alla quale aderiscono per uniformità di linguaggio e ...
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DOMENICO da Piacenza
A. Ascarelli
Attivo intorno alla metà del sec. XV, deve la sua importanza al primo trattato dell'arte coreografica di cui si abbia notizia, che reca il titolo De arte saltandi et [...] in relazione al titolo della danza ed al cambiamento di ritmo.
Lo sforzo di codificazione delle possibilità motorie e la capacità di astrazione simbolica del gesto che caratterizzano l'operadi D. e della sua scuola non sono un dato assolutamente ...
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BASIOLA, Mario
Mauro Bucarelli
Nato ad Annico (Cremona) il 12 luglio 1892 da Alessandro, artigiano cestaio, e da Marta Milanesi, passò la giovinezza dedito ai lavori nei campi senza ricevere un'istruzione [...] fu uno dei cinque vincitori. Vi entrò nella classe di canto di Antonio Cotogni, uno dei massimi rappresentanti dellascuola vocale del tardo Ottocento, divenendo uno dei suoi allievi prediletti.
La scuoladi Cotogni fu per il B. determinante nell ...
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PALADINI, Arcangela
Lisa Goldenberg Stoppato
PALADINI, Arcangela. – Nacque a Pistoia, il 29 settembre 1596, da Persia Cilli e da Filippo di Lorenzo, pittore pistoiese noto per aver completato il fregio [...] Pisa, Bibl. Scuola superiore S. Anna, Archivio storico, Monastero di S. Giuseppe onore della madrina, la stessa arciduchessa (Firenze, Archivio dell’Operadi S. ballo» nella sua commedia La Fiera, rappresentata alla corte medicea l’11 febbraio dello ...
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DE BARTHOLOMAEIS, Vincenzo
Marco Boni
Nacque a Carapelle Calvisio (prov. dell'Aquila) l'8 genn. 1867, da Benedetto e da Serafina Zappi. Terminati gli studi secondari, si iscrisse all'università di Roma, [...] l'una dall'altra", "episodi di una medesima storia".
Una delle idee più feconde dell'opera - che tuttavia appare arretrata e sorpassataper quanto riguarda il problema della lingua dei poeti dellascuola siciliana - è appunto l'affermazione ...
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DIAMANTINI, Giuseppe
Paolo Bellini
Figlio primogenito di Vincenzo e di Vittoria Amici, nacque a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1621. Giunto in età di apprendere l'arte, fu inviato a Bologna ove, stando [...] Rime di G. Prati, Venezia 1679, p. 28). Ebbe inoltre probabilmente una scuola, dell'artista: il primo, Leonardo, fu uno stimato calligrafo, miniaturista e maestro diballo qualche modo dioperare un abbozzo di cronologia, almeno per queste opere. Ad ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...