FURIGA, Alfredo
Gloria Raimondi
Nacque a Olginasio, ora nel comune di Besozzo presso Varese, il 23 febbr. 1903 da Carlo e da Rosa Buchser. Frequentato il primo corso dellascuoladi disegno a Germignaga, [...] e del secondo futurismo, verso le atmosfere della cosiddetta Scuola romana, che il F. interpretò con contemporaneo, a cura di C. Verdone, Roma 1981, p. 305; Prima Mostra antologica delleoperedi A. F. (catal., Besozzo), a cura di S. Colombo, Varese ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] dioperatori nei vari campi delle arti applicate, e nell'aver restituito a livelli qualitativamente dignitosi, almeno per padronanza tecnica e scrupolosa professionalità, una scuola d'ornato che già da tempo era scaduta nella mera ripetizione di ...
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FONTANESI, Francesco
Olga Jesurum
Nacque a Reggio Emilia il 4 ott. 1751 da Giovanni e Chiara Prati. Compì i primi studi sotto la guida dello scenografo G. Bazzani e di P. Zanichelli, pittore di prospettiva; [...] azione scenica con balli ed esercizi cavallereschi dell'opera La morte di Cesare di F. Robuschi, allestita presso il teatro degli Avvalorati, incontrò A. Niccolini, il quale, entusiasta del suo lavoro, cercò di entrare a far parte della sua scuola ...
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GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatro d'opera [...] di tenere il cappello in testa e, con alterne fortune, si tentò di sopprimere la pratica del bis all'interno dell'opera, unì in seconde nozze con la maestra diballo del Metropolitan Rosina Galli. Nel 1935 decise di ritirarsi a vita privata e fece ...
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MANDANICI, Placido
Claudio Paradiso
Nacque a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 3 luglio 1799 da Andrea e da Nunziata Chillemi. Si dedicò presto allo studio del violoncello, aiutato dal barone M. [...]
Divenuto rappresentante di spicco dellascuola napoletana, fu nominato compositore di musica e direttore dei balli per i rientro dei Borboni. Negli ambienti musicali delle principali città in cui il M. operò strinse profonda amicizia con alcuni tra i ...
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FABBRI, Flora
Roberto Staccioli
Nacque a Firenze in data ignota ma presumibilmente nel primo quarto del sec. XIX, da Giovanni di nobile famiglia e noto coreografo, il cui padre Alessandro era stato [...] all'Opéradi Parigi ne La jolie fille de Gand di F. Albert con L. Petipa e ballò in aprile anche al teatro del Vaudeville ne L'Otello, Furet e Ozay di G. Coralli, tornando all'Opéra nei divertissements della prima rappresentazione di Jérusalem di G ...
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CIALENTE, Renato
Roberta Ascarelli
Nacque a Treviglio (Bergamo) il 2 febbr. 1897da Alfredo, ufficiale di fanteria, e da Elsa Wieselberger. Iniziò a recitare quindicenne nel teatro del collegio Baragiola, [...] a Milano nel 1925; La scalza, 1925; Tra vestiti che ballano, 1926; La signora Falkestein, 1929) e Pirandello, che lo prediligeva tra gli interpreti delle sue opere ("Ebbi a Milano la fortuna di conoscere Pirandello e gli chiesi quale attore lo avesse ...
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FERRARI, Rodolfo
Paola Rosa
Nato a Staggia (Modena) nel 1864 da Luigi e da Petronilla Garuti, iniziò gli studi musicali sotto la guida del padre, musicista di mediocre talento che gli impartì le prime [...] anni fu chiamato a dirigere al teatro Comunale di Bologna, ove presentò l'opera-ballodi F. Clementi La pellegrina e un'ottima dell'ultimo Ottocento, si rivolse con interesse agli autori della "giovane scuola italiana" e contribuì all'affermazione di ...
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DESSY (Dessi), Giovanni Battista
Carlo Matteo Mossa
Nacque a Cagliari il 22 nov. 1834 da Simone e da Francesca Melis.
Si laureò in legge presso l'università di Cagliari nel 1855, anno in cui gli morì [...] diresse la Forza del destino e un Ballo in maschera di Verdi al teatro Civico, riscuotendo scarso successo a motivo della mediocrità della compagnia di canto. Negli ultimi anni della sua carriera scrisse altre due opere: Suor Teresa (sutesto tratto ...
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BERTOIA, Giuseppe
Gino Damerini
Nato a Venezia l'8 giugno 1803 fu, con Francesco Bagnara suo maestro, il maggiore degli scenografi della gloriosa scuola veneziana, del periodo romantico e degli anni [...] delle scene per l'operadi debutto di Donizetti (Enrico di Borgogna, 1818, Teatro di S. Luca) e si sapesse della per data di inizio il 1818 e per quella di commiato dal teatro il 1871, anno in cui a carnevale presentò alla Fenice il ballo Camargo,la ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» come movimento delle gambe e come misura...
maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...