LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] and the Origins of Experimental Science (1100-1700), Oxford 1953; T. Gregory, Anima mundi. La filosofia di Guglielmo di Conches e la scuoladiChartres, Firenze 1955; N.M. Häring, The Creation and Creator of the World According to Thierry of ...
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PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] 3 voll., Bruges 1946; E. Garin, Medioevo e Rinascimento, Bari 1954; T. Gregory, Anima Mundi. La filosofia di Guglielmo di Conches e la ScuoladiChartres, Firenze 1955; C. Vasoli, La filosofia medievale, Milano 1961; R. Assunto, La critica d'arte nel ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] , sottintendeva una rinnovata visione della natura, quale emergeva tra la scuoladiChartres, il francescanesimo e la riflessione filosofico-scientifica della scuola francescana di Oxford. Anche a queste dimensioni si collega il nascere della cultura ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , Storia dell'arte e forme della vita religiosa, ivi, pp. 271-318; G. Zanoletti, Il bello come vero alla ScuoladiChartres. Giovanni di Salisbury, Roma 1979; F. Negri Arnoldi, Tecnica e scienza, in Storia dell'arte italiana, IV, Ricerche spaziali e ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] degli Analytica posteriora e dimostrò in tal modo quanto di aristotelico vi fosse alla base dell'insegnamento della logica alla scuoladiChartres, e soprattutto il vescovo Ottone di Frisinga, che riconobbe ad Aristotele, princeps et inventor della ...
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Andrea da Micy
F. Avril
Miniatore e, forse, monaco di Saint-Mesmin di Micy, attivo nel primo terzo dell'11° secolo. Nel 1874 Delisle segnalava la presenza dei due versi seguenti, al principio del lat. [...] , dovevano anch'esse accompagnare delle miniature, purtroppo scomparse, nel martirologio diChartres. Esse rappresentavano Fulberto che insegna le arti liberali, in quanto maestro alla scuoladiChartres, e che soccorre i malati e i poveri. L'insieme ...
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CHARTRES
P. Stirnemann
(lat. Autricum)
Città della Francia nordoccidentale, capoluogo del dip. Eure-et-Loir, nella regione del Centre, situata a km. 100 ca. a S-O di Parigi, al centro della pianura [...] , il Cartulaire de l'abbaye de Saint-Père de Chartres o anche la corrispondenza dei vescovi, gli scritti dei teologi dei secc. 11°-12° della scuoladi C. e Les miracles de Notre-Dame di Jean le Marchant. La più antica raffigurazione della città ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] . Gli arcivescovi della Chiesa nordica Eskil e Absalon furono le figure centrali di questo risveglio, e i loro legami con l’Umanesimo delle scuolediChartres e di Orléans spiegano il carattere dell’opera che essi ispirarono ai cronisti S. Aggesøn ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] sviluppando temi platonici e agostiniani, dall'ambiente diChartres: lo strumento mediante il quale i costruttori Monaco 1972; A. C. Quintavalle, La cattedrale di Cremona, Cluny, la scuoladi Lanfranco e di Wiligelmo, in Storia dell'arte, 18 (1973); ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] della Roma imperiale, raggruppati sotto il nome di 'mechanici della scuoladi Erone', che, secondo Agazia Scolastico (ca 29, 1966, pp. 76-105; J. James, The Contractors of Chartres, Architectural Association Quarterly 4, 1972, pp. 42-53 L.R. Shelby, ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...