COLETTI, Luigi
Alessandro Bevilacqua
Nacque il 10 febbr. 1886 a Treviso da Isidoro Alberto, di antica e facoltosa famiglia cadorina, e da Anita Gobbato. Frequentò il ginnasio-liceo, e fin da questi [...] 3, pp. 323-380; Sull'origine e sulla diffusione della scuola pittorica romagnola nel Trecento, I, in Dedalo, XI (1930), ; Nota sugli esordi diGiotto, in La Critica d'arte, IX (1937), 3, pp. 124-130; Note giottesche. Il Crocefisso di Rimini, in Boll. ...
Leggi Tutto
DAINELLI, Giotto
Ilaria Luzzana Caraci
Nacque a Firenze il 19 maggio 1878 dal generale Luigi (imparentato con i Ranuzzi di Bologna e gli Zambeccari), e da Virginia Mari, figlia dell'allora presidente [...] geologiche e geografiche diGiotto Dainelli).
Nel 1914 ebbe a Pisa la cattedra di geografia nella facoltà di lettere, dove rimase attività, il D. propose la creazione di una "Scuola nazionale di geografia" fortemente orientata verso le discipline ...
Leggi Tutto
BUCCI, Anselmo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Achille Muzio, nacque a Fossombrone il 23 maggio 1887. Fece gli studi classici al liceo Marco Foscarini di Venezia; studiò poi disegno a Este, alla scuola [...] promotore del gruppo, che, a Milano, organizzò conferenze, dibattiti e mostre, con l'intento di favorire un orientamento neoclassico, malgrado i riferimenti a Giotto e a Masaccio.
Il suo impegno maggiore fu nel quadro I pittori, una tela compiuta ...
Leggi Tutto
CERACCHINI, Gisberto
Susanna Zatti
Nacque a Foiano della Chiana (Arezzo) il 5 febbr. 1899 da Anacleto e Leopolda Marchi in una agiata famiglia contadina.
Interruppe gli studi subito dopo la licenza [...] nella cromia, denso di richiami a modelli quattrocenteschi e, ancora, di suggestioni giotto-masaccesche; un disegno pp. 324, 332; N. Bertocchi, Alla I Quadriennale romana. Romani e Scuoladi Parigi, in L'Italia letteraria, 22 febbr. 1932; A. Spaini, ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] studiare e copiare gli affreschi diGiotto e di Masaccio: versione confermata dall’esistenza di suoi disegni giovanili, tratti copiarlo cosicché esso divenne, come ricordò Benvenuto Cellini, la «scuola del mondo» e fu fatto a pezzi per l’eccessivo ...
Leggi Tutto
Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] «mass admiration»66 sorta per questo maestro che considerava al vertice di un’arte «non eloquente», silenziosa e comunicativa solo per chi, come scriveva Petrarca a proposito diGiotto, era in grado d’intendere. John Pope-Hennessy ha commentato con ...
Leggi Tutto
GIOVANNI Pisano
Valerio Ascani
Nato intorno al 1248, fu figlio e allievo di Nicola Pisano. Sebbene non si conservino documenti relativi al periodo della sua formazione (e comunque fino al 1265), è certo [...] 1300 che vedevano altrove l'attività del maturo Arnolfo di Cambio, diGiotto e di Duccio di Buoninsegna. L'artista vi appose una orgogliosa iscrizione , sino alla fine del Trecento, e lasciando una scuola e, più, un'influenza destinate a penetrare in ...
Leggi Tutto
ANDREA di Ugolino (A. Pisano, A. da Pontedera)
Enrico Castelnuovo
Nacque a Pontedera (Bonaini 1846), figlio di un Ser Ugolino di Nino notaio pisano, il cui nome ricorre in documenti riguardanti la primaziale [...] porta del Ghiberti.
Alla morte diGiotto (8 genn. 1337) A. gli successe nella carica di capomaestro dell'Opera del Duomo, la prima volta da P. Toesca - che le ha avvicinate alla scuoladi Nicola Pisano - in Arti Figurative, II[1946],pp. 34ss.); ad ...
Leggi Tutto
MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] che R. Longhi inventò nel 1929 la definizione di "scuoladi via Cavour", un'etichetta destinata a grande fortuna, tuttavia, noto da una riproduzione, rivela il gusto dei primitivi, da Giotto a Masaccio (ripr. in Martinelli, fig. 10).
Il 5 luglio ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] .; F. Zeri, Due appunti su Giotto, in Paragone, VIII (1957), 85, pp. 83 s.; S. Bottari, I grandi cicli di affreschi riminesi, in Arte antica e moderna, 1958, n. 2, pp. 130, 132, 143 n. 7; F. Zeri, Una "Deposizione" discuola riminese, in Paragone, IX ...
Leggi Tutto
giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...