FRANCESCO di Neri da Volterra
Carlo La Bella
da Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Volterra, le cui testimonianze documentarie ne attestano l'attività a partire [...] scuoladi Taddeo di Bartolo; due tavole con i Ss. Benedetto e Romualdo al Museo nazionale di S. Matteo, provenienti dall'abbazia pisana di presso Volterra, Lucca 1915, pp. 21 s.; O. Siren, Giotto and some of his followers, Cambridge 1917, I, p. 144; ...
Leggi Tutto
BONACCORSO di Cino
V. Ascani
(o Buonaccorso)
Pittore fiorentino attivo intorno alla metà del Trecento. Al 1345 risalgono le note che testimoniano saldate al pittore "le dipinture del pellegrinaio nuovo" [...] a Maso e aiuti (Longhi, 1959) e alla scuoladi Bernardo Daddi (Chiappelli, 1929-1930), i due riconosciuti del Congresso internazionale per la celebrazione del VII centenario della nascita diGiotto, Assisi-Padova-Firenze 1967", Roma 1971, pp. 349-366; ...
Leggi Tutto
LIPPO di Benivieni
Simona Moretti
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di L., che doveva essere già adulto e affermato nel 1296, quando, documentato per la prima volta, associò alla sua bottega [...] al pittore la sua formazione fiorentina, ormai univocamente accettata. Coetaneo diGiotto, si mosse però con autonomia rispetto alla sua "scuola", divenendo così punto di riferimento per i "dissidenti" dagli insegnamenti giotteschi.
Fonti e Bibl ...
Leggi Tutto
GUGLIELMO da Forlì
Marta Ragozzino
Di G., detto anche Guglielmo dagli Organi dal nome di una antica e nobile famiglia della città (Viviani Marchesi) e ricordato da Vasari tra i discepoli diGiotto, [...] , considerarono G. allievo diGiotto, e per questo "mitico fondatore della scuola pittorica forlivese" (Argelli), 22 s.; A. Tambini, Pittura dall'Alto Medioevo al tardo gotico nel territorio di Faenza e Forlì, Faenza 1982, pp. 15, 100 s., 107 (con ...
Leggi Tutto
D'ANDREA, Caio (Anton)
Servus Gieben
Discendente da nobile casato di Cortina d'Ampezzo, nacque il 5 genn. 1849 a Innsbruck. Studiò presso i frati minori di Bolzano e, vestito l'abito francescano (25 [...] fiorentino. Nel 1881 visitò Firenze e Siena e copiò opere diGiotto, del Beato Angelico e del Pinturicchio del quale aveva già scuola quattrocentesca fiamminga. Del 1882 sono due mezze figure, S. Luigi re di Francia e S. Elisabetta d'Ungheria, di ...
Leggi Tutto
ORIMINA, Cristoforo
A. Perriccioli Saggese
Miniatore napoletano attivo nei decenni centrali del Trecento.Appartenente a una famiglia di pittori - un Pietro Orimina nel 1328 venne pagato per affreschi [...] napoletano del sec. XIV e un nuovo documento sulla venuta diGiotto a Napoli, Archivio storico per le provincie napoletane 35, 1910, pp. 544-552; L. Motta Ciaccio, Un codice miniato discuola napoletana nella biblioteca del re in Torino, L'Arte 14 ...
Leggi Tutto
PAOLO di Lazzarino
Roberto Paolo Novello
PAOLO (Paoluccio) di Lazzarino (Paolo di Lazzarino da Lucca). – Figlio di Lazzarino di Luporo, anch’egli pittore, nacque verosimilmente a Lucca, forse tra il [...] menzionata da Giorgio Vasari (1568) nel duomo di Lucca come opera diGiotto; un ricordo della sua complessa iconografia è offerto Paolino e Donato, opera di alta qualità, che rivela una dipendenza stilistica dalla scuola fiorentina, e che non sembra ...
Leggi Tutto
LORETI, Giovanni
Rossella Canuti
Nacque il 31 maggio 1686 a Fano da Domenico e da "Donna Mattia sua moglie". Suoi padrini furono due esponenti della nobiltà fanese: il conte Giovanni Montevecchio e [...] risulta ancora incerta la cronologia di molte delle sue opere. Frequentò la scuola bolognese di Carlo Cignani e ne fu discepolo e Raffaello, e studiando "con diligenza" i dipinti diGiotto ad Assisi.
Ancora molto giovane, si trasferì a Fabriano ...
Leggi Tutto
manierismo
Caterina Volpi
Lo stile raffinato e stravagante che segnò la fine del Rinascimento
L’armonia dell’arte rinascimentale, con la regolarità geometrica delle forme, i colori limpidi e chiari, [...] arte sembra ritornare alla rappresentazione della natura e del vero.
La scuoladi Raffaello
Lo straordinario successo di Raffaello a Roma, a partire dal 1508, produce una grande quantità di richieste all’artista, conteso da papi e cardinali. Per far ...
Leggi Tutto
FRANCESCHI, Francesco dei
Walter Angelelli
Non si conoscono l'anno e il luogo di nascita di questo pittore attivo nel Veneto. Dal 1443 al 1456 il suo nome compare in quattro atti dell'Archivio di Stato [...] , XXII (1971), 259, p. 9; L. Grossato, in Da Giotto al Mantegna (catal., Padova), a cura di L. Grossato, Milano 1974, n. 74; A.M. Spiazzi, Tre tavole del secolo XV e gli affreschi della scuoladi S. Giuseppe in Padova, in Boll. del Museo civico ...
Leggi Tutto
giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...