DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] in un'epoca in cui la fama della superiorità diGiotto era più che onninamente diffusa in tutti gli ambienti artistici nella decorazione, "collegabile all'usuale prodotto di bottega genericamente riferito a 'scuoladi Pacino'" (Pomaro, 1986, p. 356 ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] Amorosa visione aveva presentato l'"uman man" diGiottodi "tanto ingegno" da poter rappresentare pienamente in parte a Firenze (Mus. Naz. del Bargello), discuola fiorentina forse ancora del Trecento, vuole rappresentare la fiabesca novella ...
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LORENZETTI, Pietro
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato dal 1306 al 1345, fratello di Ambrogio, come attestava la scritta apposta sotto gli affreschi [...] dato certo per tutti è il potente influsso diGiotto che viene espresso nella stupefacente e monumentale frontalità dipinti sconosciuti discuola senese, in Rassegna d'arte, IV (1908), pp. 3-9; Id., Introduzione alla vita di P. Laurati di Giorgio ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] , quali esempi affatto secondari di diffusione diretta dei modi diGiotto a Padova, si rivelano 1921, pp. 143-152; L. Coletti, Sull'origine e sulla diffusione della scuola pittorica romagnola nel Trecento, Dedalo 11, 1930-1931, pp. 291-312; G ...
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DE DOMINICI, Bernardo
Ferdinando Bologna
Figlio del pittore, musico e collezionista Raimondo e di Camilla Tartaglione, nacque a Napoli il 13 dic. 1683; fu nipote "ex frate" di suor Maria, scultrice, [...] più incoerenti di quanto fossero divenute a quell'epoca, a furia di opere disperse e incongrue aggiunte, quelle diGiotto, Masaccio donde la reazione di Scannelli e di padre Orlandi: I., p. 8), e di aver sottovalutato l'intera scuola "Lombarda", della ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore diGiotto fin dalla prima [...] non le lasciano addirittura sotto la generica definizione di "scuola italiana" (Rusk Shapley, 1967), fissando la loro School, London 1963, pp. 48-50; C. Volpes Un momento diGiotto e il Maestro di Vicchio a Rimaggio, in Paragone, XIV(1963), 157, pp. ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato tra il 1319 e il 9 ag. 1348, quando, durante la pestilenza che infuriò in tutta Europa, fece [...] Mather, Nuove informazioni intorno alle matricole diGiotto, in L'Arte, XXXIX (1936), pp. 50-64; A. Péter, Giotto and A. L., in The , Annuario della Scuoladi specializzazione di archeologia e storia dell'arte dell'Univ. degli studi di Siena, I ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] 9-79; S. Morpurgo, Un affresco perduto diGiotto nel Palazzo del Podestà di Firenze, Firenze 1897; A. Erbach von Fürstenau Neuzeit, a cura di C. Meier, U. Ruberg, Wiesbaden 1980, pp. 593-629; A. Conti, La miniatura bolognese. Scuola e botteghe 1270- ...
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TOMMASO d'Aquino, Santo
E. Simi Varanelli
Filosofo e teologo, nato a Roccasecca (prov. Frosinone) intorno al 1224-1225 dalla famiglia dei conti di Aquino e morto nel 1274.
T. entrò come oblato nel monastero [...] indotti - si poneva ormai al centro dell'interesse delle scuole e dottrine più avanzate (Federici Vescovini, 1955). E tutto mano diGiotto nella domenicana S. Maria Novella a Firenze, fortunato indiscusso archetipo di un nuovo tipo di crocifisso, ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] Sirani, A. Tiarini. Pare finanziasse l'apertura discuoledi disegno dal nudo e la formazione di giovani talenti; Crespi lo ricorda tra i quattro a denunciare la fama essenzialmente letteraria di Cimabue e diGiotto, precisò che la preminenza pretesa ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...