CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] di Lotario I (825) relativo all'istituzione a C. di una scuola per le città di Reggio, Piacenza, Parma e Modena riflette una riacquistata una nuova lingua non in linea con quella giottesca. I pronunciamenti critici riguardanti l'icona hanno proposto ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] formato all'arte in un non meglio noto cantiere/scuola cistercense. Le indicazioni fornite in questo senso dai 1989), esse vanno considerate in ogni caso il testo formativo della pittura giottesca, il che vale a confermare il peso che la lezione di A ...
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BOLZANO
S. Spada Pintarelli
(lat. Pons Drusi; ted. Bozen; Bauzanum nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige, capoluogo di prov., alla confluenza del Talvera con l'Isarco. Punto di collegamento tra [...] lineare', la seconda (1340 ca.) legata ai canoni giotteschi ormai diffusi nella zona. L'intensa attività pittorica trecentesca il Maestro di S. Vigilio, esponente caratteristico della c.d. scuola di Bolzano.Fuori città è ubicata anche la chiesa di S. ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...