La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] più spesso affidato a maestri e scuole secolari, ed era ordinato soprattutto a XIX, XX, qui alle pp.814-7; saggio di superiore saggezza il Saladino: Conti di antichi cavalieri, I-V, quotidiane, alle passioni a misura normale, agli ideali per tutte le ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] normali della nostra vita mentale deve avere una corrispondente deviazione dall'uso normale come simboleggiante una realtà superiore, ha suscitato molti come A. Béguin. I fini e i metodi della Scuola di Ginevra si sono diffusi negli Stati Uniti: si ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] Sanctis alla scuola del Puoti e il discepolato del Carducci presso gli scolopi di San Giovannino e alla Normale di è probabile mutuasse al Trezza e al Littré, pur affermati la superiorità degli Arii sopra i Semiti e quindi il vantaggio per l'umanità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] di E. Fenzi, 1999, p. 191).
La superiorità della saggezza etica e religiosa implica il rifiuto dalla critica letteraria, con la Scuola storica, volle conferire di vedere in ciò che è familiare e normale l’ignoto. Le storie di Calvino vorrebbero ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] 1228; Corsica 1248 e 1260). Era normale tuttavia la pratica di tradurre estemporaneamente in sono documentate in Toscana le scuole dei mercanti (o scuole d'abaco e d' a] > [e] nell'Italia superiore e mediana. Fenomeno emiliano-romagnolo che ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] tragici, cui è conferita superiore dignità non solo letteraria e di queste, e altre, letture. Come normale nel Medioevo, l'ossequio e la flagrante settentrionale in cui come sappiamo la vecchia scuola continuava a godere di posizioni egemoniche: ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] dottorato: egli insegnò forse in qualche scuola privata o fu precettore in famiglie per permettergli di terminare il normale curriculum di studi. Il suo a Roma, non lungo, certamente di durata non superiore ad un anno, dopoil quale lo troviamo già ...
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PALLANTIERI, Bernardino
Elena Papagna
PALLANTIERI, Bernardino (in religione Girolamo). – Nacque il 20 maggio 1533 a Castel Bolognese da Francesco e da Lucrezia Volpi.
Avviò probabilmente gli studi nel [...] papa Sisto V, fu nominato reggente della scuola monastica di Pavia e teologo pubblico presso l quella Università e il ruolo di superiore del convento di S. Antonio, a soddisfare le occorrenze della normale amministrazione. Favorì l’insediamento in ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, ecc.; retta n. a una curva in un punto,...
scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...