La storiografia tra passato e futuro
Pietro Rossi
Per tutto l’Ottocento, e ancora nella prima metà del Novecento, la storiografia è stata in prevalenza storiografia nazionale, nel senso che gli storici [...] che Marx ben conosceva – e soprattutto nella nascente sociologia positivistica. Già negli anni Venti del 19° sec. Auguste occidentale. Ma la stessa esigenza veniva fatta valere dalla nuova scuola delle «Annales», che già nel 1928 avanzava – con Marc ...
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GUZZO, Augusto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Napoli il 24 genn. 1894 da Federico e Luisa Scognamiglio. Il padre, avvocato, allievo e collaboratore di F. Persico, morì quando il G. aveva cinque anni.
A [...] scuola personalità come E. Juvalta, A. Faggi, A. Pastore, G. Vidari, che appartenevano alla cultura positivistica A. G., Napoli 1974; P.F. Quarta, A. G. e la sua scuola, Urbino 1976; C.A. Viano, Va' pensiero. Il carattere della filosofia italiana ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] del De Sanctis là dove egli riporta agli anni della prima scuola napoletana, soprattutto dal ’42 in poi, il momento determinante di incomprensione e di sprezzante oblio dell’età carducciana e positivistica. Esso è alle radici più tardi dell’amorosa e ...
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D'AGUANNO, Giuseppe
Franco Tamassia
Nacque a Trapani il 14 maggio 1862, da Antonio e da Francesca Bellet.
Compiuti a Trapani gli studi liceali, frequentò la facoltà di giurisprudenza di Palermo. dove [...] costituì una figura di indubbio interesse nella corrente positivistica della filosofia giuridica e della teoria generale del nel relativismo (Sull'efficacia pratica della scuola positiva di filosofia giuridica, in La Scuola positiva, I [1891], p. ...
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VENEZIAN, Giacomo
Italo Birocchi
– Nacque a Trieste il 7 dicembre 1861, da Vitale, medico condotto, e da Elisa Norsa, originaria di Mantova, che ebbero altri due figli e che il giovane perdette a soli [...] contatto epistolare con Giuseppe Garibaldi verso la fine della scuola ginnasiale italiana, fu tra gli animatori di un fosse lotta perenne, secondo il leitmotiv della cultura positivistica del tempo, presto alimentò la preparazione giuridica con ...
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STRUTTURA, Ricerca di
G. V. Kaschnitz - Weinberg
Red.
Il concetto di "struttura", quale è stato adoperato nella moderna teoria dell'arte, è stato sinora chiarito solo nelle sue linee generali. Nei [...] " e "principio stilistico". In questo senso la scuola storico-artistica viennese ha ulteriormente progredito, sotto la ancora del tutto abbandonato nei suoi scritti la veste positivistica del sec. XIX, ponendole consequenziariamente a fondamento di ...
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MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] di Torino. Nel 1887 sostenne il concorso per diventare allievo della Scuola Normale di Pisa, dove però restò solo un anno. Due autorevole e che rappresentava un’alternativa alla cultura positivistica di fine secolo.
Con questo obiettivo negli anni ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] coscienza (Napoli 1881; ma si veda anche La somiglianza nella scuola positivista e l'identità nella metafisica nuova, ibid. 1888), 1885) il filosofo si propose di conciliare l'esigenza positivistica, che nega elementi a priori e che è invece ...
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RIEGL, Alois
R. Bianchi Bandinelli
Storico dell'arte austriaco (Linz 14 gennaio 1858 - Vienna 17 giugno 1905). Nel gruppo di studiosi costituenti la "scuola di Vienna", insieme al coetaneo Wickhoff [...] dove si seguiva un metodo strettamente filologico e positivistico. Nel 1886 fu nominato nel ruolo dei funzionari f. Geschichtforschung, Ergänzungsbd., XIII, 2, Innsbruck 1934 (trad. ital., La scuola viennese di St. d. arte, in La storia d. arte nei ...
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FABIETTI, Ettore
Rossano Pisano
Nacque a Cetona (Siena) il 20 dic. 1876 da Luigi e da Margherita Tosoni. Terzo di sette figli, pur avendo precocemente manifestato un vivo interesse per lo studio, fu [...] tutto aderenti all'ideologia di derivazione positivistica di cui si alimentava il socialismo . 105-112; A. Fabietti, Un pioniere dell'educazione popolare, in I Diritti della scuola, LXII (1962), pp. 12 s.; A. Gramsci, Quaderni del carcere, a cura ...
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positivo
poṡitivo agg. [dal lat. tardo positivus, propr. «che viene posto» (usato soprattutto nel sign. grammaticale), der. di ponĕre «porre», part. pass. posĭtus]. – 1. In generale, che è posto come dato sul piano della realtà oggettuale,...
neogrammatico
neogrammàtico agg. e s. m. [comp. di neo- e grammatico, per traduz. del ted. Junggrammatiker, comp. di jung «giovane, nuovo» e Grammatiker «grammatico»] (pl. m. -ci). – Appartenente alla scuola di linguisti (fondata da K. Brugmann...