Pittore italiano (Maniago 1910 - Venezia 2004). Formatosi all'Accademia di Venezia con V. Guidi, fu suggestionato soprattutto dall'espressionismo di G. Rossi, così come a Roma guardò alle esperienze della [...] Scuolaromana. Fortemente impegnato, partecipò alla Resistenza; nel dopoguerra, tra i promotori del Fronte nuovo delle arti (1946), trattò tematiche sociali con un linguaggio di impostazione neocubista e al limite dell'astrazione; dopo il 1949 si ...
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Poeta italiano (Potenza 1954 – Roma 1985). Annoverato dai critici tra i poeti contemporanei della nuova scuolaromana, ha iniziato a pubblicare le prime poesie negli anni Settanta su riviste come “Nuovi [...] Argomenti”. Negli anni Ottanta scrive su “Prato pagano”, prima almanacco e poi rivista, e soprattutto su “Braci”, rivista della quale è stato uno dei fondatori. Negli anni Ottanta i poeti erano reduci ...
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Poeta (Frosinone 1832 - Roma 1868). A Roma, dove si laureò in legge nel 1853, esercitò per qualche tempo la professione in qualità di procuratore legale. Insieme al fratello Giuseppe è il più cospicuo [...] rappresentante di quella Scuolaromana che, tra il 1854 e il 1870, raccolse nei locali del romano "Caffè nuovo" giovani poeti di diverso impegno e di varie tendenze. Nella sua nitida ma facile poesia, rinnovò il suo stile al contatto dei Greci, dai ...
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Ballerino e coreografo italiano (n. Roma 1958). Formatosi nella tecnica Graham presso la scuolaromana di E. Piperno e J. Fontano, nel 1985 ha fondato la compagnia Baltica, avviando una stretta collaborazione [...] con il Balletto di Toscana, per il quale ha ideato una personale trilogia shakespeariana (Giulietta e Romeo, 1989; Otello, 1994; La tempesta, 1996). Autore di un teatro di danza d'ispirazione letteraria ...
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Musicista (Spoleto 1604 - Roma 1670). Studiò a Roma con F. Soto de Langa, con G. B. Nanino e F. Suriano. Fu cantore (evirato) alla corte dei Medici e alla Cappella Sistina, maestro presso Cristina di Svezia. [...] quali B. Pasquini. È ricordato soprattutto come compositore dell'opera Galatea (1639), che segna uno dei vertici della scuolaromana secentesca. Scrisse anche musiche per commedie, un dramma sacro, oratorî, una cantata e arie. Si distinse anche quale ...
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Pittore (Santa Fe, Argentina, 1918 - Roma 1988). A Roma, dove la famiglia si stabilì quando egli aveva appena tre anni, e dove ha sempre vissuto, a parte soggiorni in Argentina, in Spagna, a Parigi e a [...] libera dell'Accademia di Francia ed è stato in diretto contatto con l'ambiente della scuolaromana. Attraverso una fase post-cubista, giunse poi a una libera strutturazione dello spazio pittorico in ampie zone di colore violentemente segnate. Opere ...
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Musicista (Roma 1786 - ivi 1853), studiò a Napoli con G. Tritto. Direttore di teatri e insegnante a Napoli e a Palermo, divenne a Roma maestro di cappella in S. Pietro in Vaticano. Fu uno degli ultimi [...] eredi della dottrina contrappuntistica di scuolaromana che nelle composizioni chiesastiche praticò con iperboliche complessità polivocali. Operista non privo di vena: tra le 62 opere, quasi tutte bene accolte, il Ventaglio (1831) fu considerato da ...
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Pittore (Nola 1911 - Roma 1981). Allievo a Roma di F. Ferrazzi, dal 1930 si accostò alla scuolaromana volgendo la sua ricerca, prevalentemente ispirata alla città di Roma o alle visioni allucinate della [...] materico; dopo gli anni Sessanta, le sue opere, che rielaborano tematiche ricorrenti (serie dei ciclisti, degli arlecchini, dei notturni romani), si aprono a notazioni fantastiche e caricaturali. Opere alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma. ...
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Letterato e latinista italiano (Roma 1824 - ivi 1908), appartenente alla cosiddetta scuolaromana. Scrittore latino e greco della Biblioteca Vaticana (1856-73), bibliotecario della Chigiana (1873-1908), [...] di cui pubblicò importanti documenti; insegnò per cinquant'anni prima letteratura italiana, poi lessicografia, infine letteratura latina nell'univ. di Roma, di cui fu anche rettore (1903-04). Scrisse belle ...
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Pittore (Roma 1912 - ivi 1981), autore di affreschi, mosaici, vetrate, cartoni per arazzi. Dopo un esordio nella "scuolaromana", in cui risentì del realismo di A. Ziveri e dal neocubismo di F. Pirandello, [...] dal 1955, si rivolse verso esperienze "astratto-concrete", palesando la sua natura di raffinato colorista. È sua la vetrata della chiesa dell'Autostrada del Sole presso Firenze (1964) ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...