Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] umanistica e alla rinascita della capitale lapidaria romana, si manifestò un particolare interesse per i dei due stili si ebbe con Dong Qichang (1555-1636), la cui scuola dominò fino al 1800 circa.
In Giappone gli ideogrammi cinesi furono affiancati ...
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(ted. Meran) Comune della prov. di Bolzano (26,3 km2 con 36.795 ab. nel 2008). Situata alla confluenza del Passirio nell’Adige, M. è costituita dal vecchio centro ai piedi del Monte Benedetto (517 m) [...] climatiche e di cura dell’Italia alpina.
Stazione militare romana in età imperiale, con il nome di Castrum Maiense. parte più moderna presenta edifici interessanti: S. Maria del Conforto, romanica (12° sec., con affreschi coevi e del 14° sec.); ...
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Scultore (sec. 1º a. C.), nato nella Magna Grecia; greco, ebbe la cittadinanza romana (89 a. C.) con la legge Plauzia-Papiria, e visse a Roma, dove si conservavano varie opere sue. Fece una statua crisoelefantina [...] di opus nobile come opera degna di essere copiata. Studioso della natura, fu un tipico rappresentante dell'arte del suo tempo, in cui confluivano il classicismo greco e il naturalismo italico. Tenne una scuola, di cui fu allievo lo scultore Stefano. ...
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Comune della prov. di Cuneo (54 km2 con 30.302 ab. nel 2007). La città è situata nella bassa valle del f. Tanaro, alla confluenza con il torr. Cherasco. È uno dei principali centri del commercio del vino [...] piemontese e sede della scuola enologica. Mercato del tartufo bianco.
Già importante stazione neolitica, Alba Pompeia in età romana, fu patria dell’imperatore Pertinace; sede vescovile dal 5° sec., sofferse nel Medioevo per la conquista longobarda e ...
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Pittore (Acquafredda, Brescia, 1528 - Roma 1592). Lavorò a Orvieto (1556-58), a Foligno (1559-60), a Loreto; fu poi a Ferrara (1560-66) presso Ippolito II d'Este. Gregorio XIII lo nominò soprintendente [...] . Luca. L'arte di M., che deriva principalmente dalla scuola bresciana e in cui si avvertono influssi veneti, è caratteristica a uno stile misuratamente eclettico, assai tipico della cultura romana del tardo Cinquecento. Numerose le sue opere a Roma ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] e di studio per il riconoscimento di autori e scuole, per l'attribuzione, per la valutazione dell'autenticità des formes, Parigi 1934 (trad. it., in Id., Scultura e pittura romanica in Francia seguito da Vita delle forme, a cura di E. Castelnuovo, ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] Iacopo Palma il Vecchio, bergamasco, ha sentito la grande arte romana prima di giungere alla sua Santa Barbara che si credeva anteriore . Fattoretto. Anche agli Scalzi, a S. Salvador, alla Scuola di S. Teodoro il Sardi riesce meno fragoroso e sempre ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] che rappresentano i ruderi di antiche ville nella campagna romana (il Casino dei Quattro Venti, palazzo Barberini, villa e da enfasi monumentaliste, Atget è un autore che fa tuttora scuola e al quale si sono riferiti diversi fotografi, tra cui anche ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] ° sec. di tipo pestano) non si avvertano discontinuità fino alla conquista romana del 280.
In ambito irpino (Casalbore, Castel Baronia e Carife sull' , un ruolo di primo piano nella vicenda della Scuola di Posillipo, anche per il collegamento che l ...
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PORTOGALLO (XXVIII, p. 32; App. I, p. 247; II, 11, p. 597; III, 11, p. 470)
Carmelo Formica
Aldo Albonico
Giuseppe Carlo Rossi
Eugenia Schneider Equini
José Augusto França
Il P., dopo aver perduto [...] , borgo al centro del paese, rappresenta una scuola i cui lavori mostrano anch'essi certe qualità Chicó, A arquitectura gótica em Portugal, ivi 1954; Reinaldo dos Santos, O Románico em Portugal, ivi 1955: id., O Azulejo em Portugal, ivi 1957; R ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...