GNECCHI RUSCONE, Francesco
Nicola Parise
Nacque a Milano l'8 sett. 1847, da Giuseppe e da Giuseppina Turati, in una facoltosa famiglia d'industriali della seta. Dagli undici ai diciotto anni fu allievo [...] di G. Gorini, Milano 1984, pp. 523-525; J.M.C. Toynbee, Roman medallions, introd. di W.E. Metcalf, New York 1986, pp. 17-31; .), Milano 1994, n. 31; Fiori dell'Ottocento. Scrosati e la scuola lombarda (catal., Casalzuigno), a cura di P. Zatti - F. ...
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PASSERIN D'ENTREVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio
Mauro Moretti
PASSERIN D’ENTRÈVES E COURMAYEUR, Ettore Onorio. – Nacque a Torino il 26 dicembre 1914 dal conte Carlo Piero e dalla nobildonna Paola Ferrero [...] L. Coppini, Pisa 1994. Cfr. poi W. Maturi, Interpretazioni del Risorgimento, Torino 1962, pp. 600-608; U.M. Miozzi, La scuola storica romana (1926-1943), II, Maestri ed allievi 1937-1943, Roma 1984, pp. 167-178; F. Traniello - F. Bolgiani - G. Rutto ...
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Il progetto di edificazione di uno Stato nazionale
Giovanni Sabbatucci
Vittorio Vidotto
Quest’opera sull’unificazione italiana esce in coincidenza con il 150° anniversario dell’Unità. Ma non è, e non [...] biennio. Si parla dunque di statistica e di cartografia, di scuola, università e istituzioni scientifiche, di dazi e di moneta, di causa la rottura fra il Regno d’Italia e la Chiesa romana, non poteva giovarsi se non in misura limitata del collante ...
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FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Pietro di Ranuccio di Cola e di Pentasilea Dolci di Corbara, nacque presumibilmente nel penultimo decennio del XIV secolo.
In quel periodo la sua [...] a Siena come capitano generale nel 1408.
Fu alla scuola d'armi del padre Pietro che il F. compì Farnese, Milano 1969, pp. 21 ss.; G. Silvestrelli, Città castelli e terre della regione romana, II, Roma 1970, pp. 777, 781, 788, 791, 804 s., 813 s.; 817 ...
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FARNESE, Ferrante (Ferdinando)
Stefano Andretta
Figlio primogenito di Bertoldo, duca di Latera e Farnese, del ramo farnesiano di Latera, e di Giulia Acquaviva, nacque il 3 dic. 1543 a Latera (Viterbo). [...] le conflittualità quando il rigorismo del visitatore di scuola borromeiana, indirizzato dalle indicazioni del F. che rimase terreno non certo privo di illeciti e di abusi, e gerarchia romana.
Il F. però non poté presenziare a tutte le procedure della ...
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CAVAZZONI, Stefano
Francesco Malgeri
Nacque a Guastalla (Reggio Emilia) il 1°ag. 1881 da Leone e da Luigia Bresciani. Giovanissimo frequentò le organizzazioni cattoliche animate da mons. Andrea Carlo [...] Del Ferrari divenne uno degli allievi prediletti presso la scuola di catechismo, e più tardi, quando nel novembre cattolici partecipò alla riunione svoltasi presso la sede dell'Unione romana. Si stabilì di convocare una "piccola costituente" del nuovo ...
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PELLONI, Stefano, detto il Passatore
Dino Mengozzi
PELLONI, Stefano, detto il Passatore. – Nacque il 4 agosto 1824 al Boncellino, frazione del comune di Bagnacavallo, in Romagna, borgo di mille abitanti [...] contro dei sassi che le fratturarono un braccio. Ma una scuola ben più efficace fu senz’altro quella dei due fratelli maggiori a Gaeta e rivoluzionato dagli eventi della Repubblica Romana. Iniziarono allora gli assalti alle città romagnole, di ...
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PASSANNANTE, Giovanni
Piero Brunello
PASSANNANTE, Giovanni. – Nacque a Salvia di Lucania (Potenza) il 19 febbraio 1849 da Pasquale e Maria Fiore.
La famiglia era molto povera e viveva in un tugurio. [...] ; disarmo. Esempi storici erano tratti dalla storia romana, come Bruto, Muzio Scevola, Lucrezia, Attilio . 545). Su questo punto si veda P. Rossi, Reato politico e scuola positiva: il caso di G. P., in Archivio trentino. Rivista interdisciplinare ...
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PICCININO, Jacopo
Serena Ferente
PICCININO, Jacopo (o Giacomo). – Nato a Perugia nel 1423 dal condottiero Niccolò Piccinino e probabilmente Gabriella di Bartolomeo Sestio, deve aver fatto parte della [...] nipote di Stefano Porcari, a Roma, poi a Tivoli e nella Campagna Romana e ad Ancona. La scelta di Giovanni d’Angiò di non dirigersi .
Jacopo Piccinino fu l’ultimo dei grandi capitani della scuola braccesca in Italia, ma l’interesse primario della sua ...
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ENRICO da Isernia (Henricus de Isernia)
Hans Martin Schaller
Fu maestro di retorica e dettatore presso le corti di Federico di Wettin a Meissen nel 1269-70 e di re Ottocaro II Přzemysl di Boemia a Praga [...] ; forse nutriva anche la speranza di fare carriera nella Curia romana. Per un certo tempo si guadagnò da vivere con la 'altro della Cancelleria regia, presso la chiesa collegiata, una scuola, dove insegnò grammatica, logica e retorica.
Nell'estate del ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...