MARCH, Giovanni
Giulia Grosso
Nacque il 2 febbr. 1894 a Tunisi, dal marinaio Enrico e da Iginia Carlesi, in una famiglia di origini livornesi. A Tunisi frequentò le prime classi delle scuole elementari; [...] 1931 si trasferì con la famiglia a Roma per un brevissimo soggiorno che gli fu utile per aggiornarsi sulle ricerche della Scuolaromana, come mostrano gli scorci cittadini (Piazza del Popolo e L'obelisco di piazza del Popolo: Id., 1985, p. 107, tav ...
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GALLIGNANI, Giuseppe
Aldo Bartocci
Nacque a Faenza il 19 genn. 1851.
Dal 1867 al 1871 frequentò il conservatorio di Milano dove si diplomò in composizione e direzione d'orchestra, presentando per il [...] sulle cui pagine si schierò tra i fautori di una riforma che riportasse la musica sacra alla dignità dell'antica scuolaromana, indirizzo che fu poi solennemente sancito, nel 1903, dallo stesso pontefice Pio X con il motu proprio Inter pastoralis ...
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COLASANTI, Giuseppe
Giuseppe Armocida
Nacque il 21 genn. 1846 a Civita Castellana (Viterbo) da Augusto e da Maria Ciotti, primogenito di numerosi fratelli. Il padre, di origine romana, era ingegnere; [...]
L'attitudine del C. alla sperimentazione, maturata nei soggiorni all'estero, trovò poi concreta applicazione nella scuolaromana dove egli consolidò, a contatto con il Moleschott, il suo indirizzo scientifico aderente alle posizioni del materialismo ...
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FURIGA, Alfredo
Gloria Raimondi
Nacque a Olginasio, ora nel comune di Besozzo presso Varese, il 23 febbr. 1903 da Carlo e da Rosa Buchser. Frequentato il primo corso della scuola di disegno a Germignaga, [...] e al paesaggio, si volse, attraversate le suggestioni del primo e del secondo futurismo, verso le atmosfere della cosiddetta Scuolaromana, che il F. interpretò con un raffinato e vibrante uso del colore (Natura morta, 1931, Roma, collezione privata ...
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BERRETTA (Beretta), Francesco
Silvana Simonetti
Nacque a Roma verso il 1640. Suo maestro di musica fu Stefano Fabri junior, e il fatto che già nel maggio 1657 il B. venisse assunto quale organista e [...] di Tivoli sta a dimostrare, oltre al suo talento musicale, anche la solida formazione ricevuta, tipica della scuolaromana. Nel gennaio 1658, per l'erezione nella cattedrale tiburtina di una cappella votiva in onore dell'Immacolata Concezione ...
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CARUSI, Enrico
Armando Petrucci
Nacque a Pollutri (Chieti) il 1º febbraio del 1878 da Filippo e da Gaetanina Giuliani. Avviato alla carriera ecclesiastica, compì gli studi secondari prima presso il [...] Commissione vinciana, di cui divenne in seguito anche segretario; all'inizio insieme con altri paleografi e diplomatisti di scuolaromana, quali P. Fedele e G. Buzzi, quindi praticamente da solo, anche se con la collaborazione di A. Favaro ...
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FABRI, Luigi
Antonella Ferri
Pochissime sono le notizie sulla vita di questo incisore romano, del quale però rimane almeno un nutrito numero di stampe con le relative matrici. Nacque presumibilmente [...] Domenico Cunego, operoso a Roma nella seconda metà del sec. XVIII, e la sua opera si sviluppò nell'ambito di quella scuolaromana, attiva tra la Tine del Settecento e la prima metà del secolo successivo, cui avevano dato vita un altro grande incisore ...
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CAPOCCI, Filippo
Enza Venturini
Nacque a Roma l'11 maggio 1840 da Gaetano e da Clelia Santarelli; iniziò lo studio dei classici nelle scuole del Pontificio seminario romano di S. Apollinare ed ebbe [...] .
Il C. fu considerato "il primo grande organista dopo un lungo periodo di umiliazione" (Moretti); influenzò la scuolaromana d'organo, e si adoperò affinché gli strumenti delle chiese venissero rinnovati, prendendo parte a numerosi collaudi. Padrone ...
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DAL POZZO, Leopoldo
Margaret Binotto Soragni
Figlio di Giovanni Battista, nel testamento rogato il 31 ag. 1744 affermava di essere nato a Roma e di risiedere a Venezia a Rialto "in contrà di S. Felice" [...] pp. 106 s., 185; Agazzi, 1926, p. 29; Merkel, 1982, p. 176). Entrambe le tecniche erano state elaborate e applicate dalla scuolaromana. A Venezia per lo strato d'intonaco si usava un doppio strato di malta a base di calce, mattone finemente macinato ...
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LORETI, Giovanni
Rossella Canuti
Nacque il 31 maggio 1686 a Fano da Domenico e da "Donna Mattia sua moglie". Suoi padrini furono due esponenti della nobiltà fanese: il conte Giovanni Montevecchio e [...] linguaggio, connotato dal rinnovamento dell'eredità classicista, che la pittura marchigiana andava mutuando in quegli anni dalla scuolaromana, attraverso le personalità di Cignani e Mancini. Diversamente dallo stile di questi pittori, quello del L ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...