Rimatore della scuolasiciliana, forse da identificare (ma ciò è assai dubbio) con colui che nel 1240 era valletto e falconiere alla corte imperiale; da Federico II sarebbe stato mandato a Malta, da Manfredi [...] in Spagna ad accompagnare la figlia Costanza che andava sposa a Pietro d'Aragona. Di lui resta una diecina di componimenti; morì dopo il 1277 ...
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Rimatore della Scuolasiciliana; pochissime le notizie sulla sua vita. Di lui (che ha lasciato 3 canzoni e 4 sonetti) si sa che appartenne a una famiglia de Rico esistente a Messina nel sec. 13º. L'unico [...] elemento sicuro per fissare il periodo in cui visse è dato dalla canzone Amor tanto altamente indirizzatagli da Guittone d'Arezzo ...
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Silloge di rime della scuolasiciliana, dell’ultimo Trecento e del primo Quattrocento, ma soprattutto dello Stil nuovo, apprestata da Lorenzo il Magnifico e da lui donata a Federico, figlio di re Ferdinando [...] d’Aragona (1476). Vi è premessa un’epistola critica, opera dello stesso Lorenzo o di A. Poliziano ...
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Rimatore della scuolasiciliana, vissuto nella sec. metà del Duecento; combatté con Manfredi a Benevento; di lui ci resta solamente una canzone. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] , e nel secolo seguente con il Burchiello, in alcuni aspetti di L. Pulci; e culmina nel Cinquecento con F. Berni.
La Scuolasiciliana (fiorita tra il 1230 e il 1270 circa) oppone per prima alla letteratura provenzale, alla quale pure s’ispira, uno ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] Bianca Lancia; Enzo e Federico d'Antiochia, illegittimi. ▭ La figura di F. è legata alla storia della letteratura italiana per quella scuolasiciliana che fu la prima palestra, su temi provenzali, della nuova poesia volgare italiana, e che si chiamò ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] , sistemata in palazzo Abatellis dall’architetto C. Scarpa, dipinti di Antonello da Messina, di A. Van Dyck e di scuolasiciliana, sculture di F. Laurana ecc. Nella cosiddetta Palazzina Cinese della Favorita (1799, V. Marvuglia) ha sede il Museo ...
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Drammaturgo e narratore (Girgenti, od. Agrigento, 1867 - Roma 1936). Apprezzato narratore, rivoluzionò il teatro del Novecento, divenendo uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Pur prendendo [...] visione più problematica e angosciosamente relativistica della vita e del mondo. Pur prendendo le mosse dal verismo di scuolasiciliana (De Roberto, Capuana e soprattutto Verga), P. concentra infatti l'interesse sulle discordanze che si rivelano, nei ...
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Critico e poeta (Messina 1860 - Palermo 1937). Prof. di letteratura italiana a Palermo (1898-1935), senatore del Regno (1924). Come poeta (Poesie, 1912; I canti di Pan, 1920; I poemi dell'ombra, 1923; [...] vol., 1924), in cui sostenne (tesi ormai nel complesso accettata) che la lingua della scuolasiciliana fu il siciliano illustre, e che la lirica siciliana non fu solo riecheggiamento della provenzale, ma contenne spunti originali. Si occupò anche di ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] di F. Stella, Firenze 1995, pp. 75-101; F. Brugnolo, La teoria della 'rima trivocalica' e la lingua della Scuola poetica siciliana, "Quaderni di Filologia Romanza della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Bologna", 12-13, 1995-1998, pp ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
buono-scuola
(buono scuola), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare la formazione scolastica dei figli. ◆ Sotto la statua, tra capannelli di ragazzi pelati e neri,...