FEDERICO II, ATTIVITÀ POETICA
SStefano Rapisarda
Sono sei i componimenti che, con vario grado di attendibilità, diversi testimoni assegnano al nome di Federico. Pressoché certa è l'attribuzione della [...] chiara: poesia come gioco, poesia come oblio della realtà. Ed è la concezione che ebbero, con lui, tutti i poeti della scuolasiciliana, ma che egli forse più di ogni altro e prima d'ogni altro contribuì a fissare" (1954, pp. 56-57); per Contini ...
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ENZO, RE DI TORRES E DI GALLURA
FFrancesca Roversi Monaco
Figlio naturale di Federico II e di una donna da ultimo identificata con la nobile tedesca Alayta (Adelaide) di Vohburg o Alayta di Urslingen [...] ; Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano-Napoli 1960, I, pp. 155-160; 843-876; B. Panvini, Le rime della ScuolaSiciliana, I, Firenze 1962, pp. 215-221, 456-457, 661; A.I. Pini, Origini e testimonianze del sentimento civico bolognese, in La ...
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Pietro della Vigna (o Vigne; Petrus De Vinea o De Vineis)
Emilio Bigi
Nato certamente a Capua, intorno al 1190, di famiglia disagiata (il padre fu giudice, ma non è certo che lo fosse anche prima che [...] e che (a parte una certa indipendenza lessicale) non si distinguono per particolari caratteri dalla produzione corrente della ‛ scuolasiciliana '.
Per quanto in nessun'altra sua opera ricordi P. come uomo politico o come letterato, D., pur senza ...
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Cultura cavalleresca
Maria Luisa Meneghetti
Nell'arco dei cent'anni che precedono gli inizi della Scuola poetica siciliana, un genere letterario del tutto nuovo ‒ il romanzo cortese-cavalleresco ‒ nasce, [...] elementi sufficienti per dirimere la questione, ma qualche eccezione comunque esiste. Ad esempio, uno dei poeti più antichi della Scuolasiciliana, Guido delle Colonne, ai vv. 35-36 della canzone La mia gran pena giudica la bellezza della sua dama ...
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Magia e divinazione
SStefano Rapisarda
Per quanto sovente assimilate nel sentire comune, magia e divinazione sono due pratiche in realtà 'epistemologicamente' assai differenti. La magia mira a modificare [...] . A Study of his Livre de Divinacions, a cura di G.W. Coopland, Liverpool 1952.
B. Panvini, Le rime della Scuolasiciliana, I, Introduzione, testo critico, note, Firenze 1962.
L. Thorndike-P. Kibre, A Catalogue of the Incipits of Mediaeval Scientific ...
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LOCA SOLACIORUM
MMaria Stella Calò Mariani
"Beato colui che ora può cacciare con il falcone sui campi di Puglia! […] / alcuni vanno alle fonti, gli altri cavalcano guardando il paesaggio ‒ questa gioia [...] , pp. 67-88; L. Hautecoeur, Les jardins de Dieux et des hommes, Paris 1959; B. Panvini, Le rime della ScuolaSiciliana, I, Firenze 1962, pp. 215-217; K. Hauck, Tiergärten im Pfalzbereich, in Deutsche Königspfalzen. Beiträge zu ihrer historischen und ...
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nuovo (novo; per l'alternanza fra le due forme, cfr. Petrocchi, Introduzione 428)
Antonietta Bufanoaut>
Le accezioni fondamentali di questo aggettivo sono quelle di " diverso dal precedente "; " inusitato [...] intelletto d'amore ' (Pg XXIV 50), " rime diverse non solo da quelle della scuolasiciliana provenzaleggiante... e della scuola dottrinale teorizzante sopra l'amore (la scuola di Guittone d'Arezzo e più e meglio del bolognese Guido Guinizelli), ma ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuolasiciliana. [...] loro lingua dato da D. nel De vulg. Eloq., v. SICILIA: Lingua.
Le più notevoli caratteristiche del volgare della scuolasiciliana, inferibili da quanto è giunto fino a noi, rinviano dialettologicamente alla Sicilia. I tratti più tipici ed evidenti s ...
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MARINI, Angelo
Susanna Zanuso
MARINI (de Marinis), Angelo (Giovan Angelo). – Non si conosce la data di nascita di questo scultore originario della Sicilia, figlio del palermitano Antonino, che nel gennaio [...] il 19 giugno.
Degli anni della formazione non si sa nulla di certo: Gallo dava per scontato l’alunnato presso la scuolasiciliana dei Gaggini, evidente nelle prime opere pavesi, e giovanili viaggi d’istruzione a Firenze e a Roma, circostanze che non ...
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anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] oratoria, dello schema. La ritroviamo infatti nel De vulg. Eloq. quando D. lamenta l'estinguersi della fioritura della scuolasiciliana: Quid nunc personat tuba novissimi Federici? Quid cornua...? Quid... tibiae? (I XII 5), cui segue subito un'altra ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
buono-scuola
(buono scuola), loc. s.le m. Incentivo economico concesso, dal governo o da un’amministrazione locale, alle famiglie per sovvenzionare la formazione scolastica dei figli. ◆ Sotto la statua, tra capannelli di ragazzi pelati e neri,...