Avete proprio ragione: spesso capita di leggere i composti di tre senza accento, in giornali, romanzi e siti web. Tutte le parole composte da più sillabe che sono accentate sull'ultima sillaba (queste parole si definiscono tronche o ossitone) devono ...
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A differenza, per esempio, dell’articolo indeterminativo che, davanti a parola maschile cominciante per vocale, seleziona la forma che non vuole l’apostrofo (un albero), ma davanti a parola femminile che comincia per vocale seleziona la forma una, c ...
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Neanche non modifica soltanto l'avverbio oggi cui è avvicinato, ma tutta la frase seguente: perché neanche > [oggi Francesco è stato portato a scuola]? Un analogo effetto di senso si ottiene dislocando [...] in altro modo la negazione: perché anche oggi [ ...
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Non si tratta di un errore. Si può benissimo scrivere nel modo citato. Un modo meno appropriato sarebbe quello di scrivere – come un tempo prescrivevano a scuola, sbagliando – di a capo Egitto, riproducendo [...] una sequenza che non corrisponde alla real ...
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Lei ha ragione, punto e basta. In più, varrebbe la pena di chiedersi se non fosse possibile, in ogni caso, “sburocratizzare” lo stile, evitando il ricorso all'anaforico: non era sufficiente scrivere «Ma la vittoria arrise agli avversari» o, al massi ...
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Ebbene, forse medioevo è un po' troppo, ma il concetto è giusto. Tutti gli elementi lessicali che derivano dall'incontro costante di elementi che, presi in sé e per sé, sono autonomi, nel corso dei decenni e dei secoli, di solito, seguono la stessa ...
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Bisogna, naturalmente, distinguere gli eventi e il loro vario modo di presentarsi nella realtà dai segni linguistici che li designano. Un'interrogazione a scuola può trasformarsi, nell'impressione e nel [...] giudizio di chi vi è sottoposto, in un vero e ...
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Le regole tramandate dalla scuola ci dicono che, al singolare, esso ed essa si usano come pronomi personali soggetto di terza persona soltanto quando si riferiscano ad animale o cosa; essi ed esse, al [...] plurale, indifferentemente quando si abbia a che ...
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Sperando di non provocare una crisi matrimoniale – per tanto poco -, risponderemo che, a occhio e croce, i dubbi potrebbero vertere non tanto sull'uso, perfettamente legittimo, dell'avverbio ci con funzione locativa (ci = in quel posto), ma sul fatt ...
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scuola
scuòla (pop. o poet. scòla) s. f. [lat. schŏla, dal gr. σχολή, che in origine significava (come otium per i Latini) libero e piacevole uso delle proprie forze, soprattutto spirituali, indipendentemente da ogni bisogno o scopo pratico,...
scuola-azienda
(scuola azienda), loc. s.le f. Sistema scolastico improntato a un modello di efficienza aziendale. ◆ «Oltre a parecchi coordinamenti autorganizzati – afferma il portavoce nazionale dei Cobas scuola, Piero Bernocchi – hanno preso...
scuola Istituzione sociale, pubblica o privata, preposta all’istruzione, quale trasmissione del patrimonio di conoscenze proprio della cultura d’appartenenza, o alla trasmissione di una formazione specifica in una determinata disciplina, arte,...
SCUOLA
Alberto Baldini
(XXXI, p. 249)
Ordinamento scolastico dell'esercito (p. 259).
All'ordinamento scolastico dell'esercito italiano sono state apportate le seguenti modifiche:
a) Ufficiali. - Scuole di perfezionamento per ufficiali in...