Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] ), altri restarono quasi immuni dalla penetrazione culturale, anche se politicamente dipesero da regni ellenistici (per es. la Palestina dinanzi alla classe dominante greco-macedone: solo sul tardi, e particolarmente nell’Egitto, si dovettero fare ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] norme etiche e dei concetti fisici epicurei, non poteva essere contenuto nella grande tela del poema, se non influenza di L. (ma il nome del poeta è menzionato solo molto di rado nell'età che lo segue e che vide crearsi intorno a L. una congiura ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] . Il viaggiare fu per lui un bisogno precoce e perpetuo; egli visitò non solo le principali città italiane sino a Napoli, ma i suoi viaggi giovanili, criticando cose, popoli e persone, ma non risparmiando sé stesso. L'ultima sua fatica letteraria sono ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] È un'opera fondamentale non solo per le intrinseche qualità di manuale di educazione retorica, ese Cicerone è indubbiamente il più vicino all'ideale oratorio di Quintiliano. Particolarmente interessante è il X libro in cui è esposto con equilibrio e ...
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(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] ) un organismo statale forte anche se non molto compatto. Le rivolte della Palestina e dell’Elam, sollecitate dagli Egiziani, elish, il poema della creazione, diverse solo perché al posto di Marduk c’è Ashshū´r, e anche trascrizioni di testi già noti ...
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Secondo la Bibbia, il primo uomo creato da Dio, progenitore del genere umano.
Il racconto biblico
Nella Bibbia (Genesi 1-5) la creazione dell'uomo è narrata in due racconti. Nel primo essa avviene il [...] e quello della conoscenza del bene e del male e Dio permise ad Adamo di cibarsi dei frutti di ogni albero, tranne che di quest'ultimo. Ma Adamo era solo creati ventenni; Dio, e anche gli angeli, rimasero lungamente in dubbio se creare Adamo, ma poi ...
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Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika [...] T. tornò in Russia, dove si legò a circoli progressisti del tempo, conobbe V. G. Belinskij e giurò a sé stesso di combattere contro la servitù della gleba. Solo più tardi però questo giuramento trovò eco nel suo lavoro letterario; per il momento egli ...
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Poeta e filologo greco (310 circa - 240 a. C.), il più tipico rappresentante dell'alessandrinismo. Nato a Cirene, si vantava di discendere dall'antico Batto (onde fu detto Battìade). È congettura mal fondata [...] trattava le origini di determinate feste e costumanze greche, ma di cui abbiamo solo frammenti. Con la composizione degli Aitia . 3º a. C., fa sorgere il dubbio che l'Ibis greca, se quella di Ovidio ne dà un'immagine fedele, sia opera di un imitatore ...
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] solo cavalieri eletti da Dio a custodire la prodigiosa reliquia e a diffonderne nel mondo le virtù santificanti. Centrale è Dio. Ese la guerra, che egli pur deve sostenere, comporta uccisioni e sangue, l'ammaestramento che egli ne trae è quello ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] pisoniana (66 d. C.), lasciando ricordo di sé per la magnificenza, il gusto fastoso e la dissolutezza dei costumi, dopo aver a lungo goduto dei favori di Nerone. La sua opera ci è giunta solo in frammenti, e poiché sia il contenuto dei frammenti, sia ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...