CONTELORI, Felice
Franca Petrucci
Primogenito di Giovanni Maria, giudice criminale, e di Lucrezia Libicini, nacque a Cesi (Temi) nel dicembre del 1588.
Nel 1611 era a Roma, studente del Collegio Romano [...] sua elezione a cardinale, ma la morte di Urbano VIII non solo pose fine alla sua ascesa, ma anzi determinò la sua caduta tradurre la Bibbia in arabo, anche se non risulta che egli conoscesS . e questa lingua, e che lo stesso gli concesse che fosse ...
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Giovanni Boccaccio: Decameron, Filocolo, Ameto, Fiammetta - Introduzione
Natalino Sapegno
Fino a pochi anni or sono la critica erudita accettava per buoni gli indovinelli autobiografici che il Boccaccio [...] studio, imparai da solo quel poco che so della poetica e mi applicai ad essa con grandissima avidità e vidi e lessi e mi sforzai per minor cultura borghese del Due e del Trecento, seè sempre aperta e fiduciosa, non è mai peraltro meramente passiva: ...
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CASSARINO, Antonio
Gianvito Resta
Nacque a Noto, una cittadina del Siracusano, verso la fine del Trecento.
Il C. fu, quindi, concittadino (oltre che contemporaneo) di una cerchia di letterati decisamente [...] Venezia ed il soggiorno genovese è probabile che il C., sempre alla ricerca di un impiego, abbia solo sostato brevemente nelle due città poco fervida, politicamente instabile, il C., anche se non sempre serenamente, poté attendere al suo lavoro ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] quindi nell'età minima prescritta dalla regola (anche se non è da escludersi una deroga, non infrequente negli anni Perini (Il trecentista fra G. da S. agostiniano e le sue rime inedite, Roma 1909), ma solo per una di esse, la Laude del peccatore ...
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MACCHIA, Giovanni
Enrico Guaraldo
Nacque a Trani il 14 nov. 1912 da Vito, presidente di corte d'assise, e Giuseppina Francavilla.
Trascorse l'infanzia in una famiglia numerosa: ai figli nati da queste [...] Cartesio nel suo Discorso sul metodo - osserva il M. - tanto più belle e perfette se sono opera di un solo, straordinario architetto. Ma accanto a questa città ve n'è una seconda, nella letteratura francese: "in disordine, con le strade in formazione ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] nel collegio padovano di S. Croce: sede impegnativa di per sé, e tanto più per la fama del suo predecessore, l'abate in una casetta, da solo, e dedito ai suoi studi e alle pratiche di pietà.
Morì a Milano il 17 maggio 1834, e fu sepolto nel cimitero ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] parte della famiglia Massimo: il nome "Maximus", usato solo da Cristoforo Longolio, suona come appellativo umanistico piuttosto che come cognome vero e proprio.
La famiglia proveniva forse da Teramo, seè da collegarsi a quel Lelio da Teramo che ...
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CARMIGNANO, Colantonio
Claudio Mutini
Per molto tempo l'identità di questo scrittore è stata celata sotto lo pseudonimo di "Partenopeo Suavio", con cui il C. firmò le Operette… in varji tempi et per [...] il pressoché unanime consenso di tributi che gli veniva indirizzato. Il solo letterato col quale sembra che il C. fosse in concrete relazioni è il mediocre Girolamo Britonio. Altro non è lecito riferire sulla base deì sondaggi che sono stati compiuti ...
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DOLCIBENE de' Tori
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella prima metà del sec. XIV. Di lui si sa solo che fu contemporaneo di Franco Sacchetti (nato tra il 1332 e 1334) e che fu un celebre buffone, anzi [...] col denaro. Non è da escludere che il riconoscimento sia andato anche alle sue virtù di musico, non solo "ottimo sonatore d' (Rime pie edite e inedite di messer Dolcibene, a cura di G. Tortoli, Firenze 1904). Non è chiaro se si tratti davvero di ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] favore di Giasone, come pure l'intervento dei figli di Frisso.
Se si considera la tecnica epica, il poema di Valerio Flacco è ben diverso da quello di Apollonio: il suo modello è l'Eneide. Ma vi si sente anche l'influenza della retorica, specialmente ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
se2
se2 cong. [lat. tardo se(d), incrocio di sī con quid «che cosa»] (radd. sint.). – 1. Con valore condizionale, ipotetico: a. Posto che, ammesso che, dandosi il caso che, e sim.; introduce proposizioni che esprimono una condizione, quelle...